Luino | 13 Aprile 2021

Covid, no ai tamponi gratis per i frontalieri: “La solita xenofobia”

Andrea Pellicini commenta la presa di posizione della Lega dei Ticinesi rispetto ai kit "fai da te": "Dall'Ordine dei farmacisti una risposta di civiltà"

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Sui tamponi gratis ai frontalieri, l’Ordine dei farmacisti ticinese ha dato una risposta di civiltà“. Così Andrea Pellicini, consigliere luinese di “Sogno di Frontiera”, esordisce nel commentare l’ennesima presa di posizione contro i lavoratori frontalieri da parte della Lega dei Ticinesi.

La notizia risale alle scorse ore e riguarda la scelta del partito sovranista d’oltre confine di opporsi alla distribuzione gratuita dei kit “fai da te” anti Covid ai lavoratori stranieri, prevista dall’iniziativa lanciata dal Consiglio federale che coinvolge le farmacie cantonali e che si rivolge, oltre che ai cittadini elvetici, anche ai lavoratori provenienti dai Paesi che confinano con la Svizzera.

“La posizione della Lega – prosegue Pellicini – oltre ad esprimere la solita xenofobia, è assolutamente miope: se infatti i frontalieri hanno la possibilità di effettuare gratuitamente i tamponi, a beneficiarne è in primo luogo la popolazione ticinese, diminuendo le possibilità generali di contagio“.

Il riferimento dell’ex sindaco va a quanto dichiarato da Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega, che si è fatto portavoce della proposta di addebitare il costo dei kit ai frontalieri oppure, in alternativa, ai datori di lavoro.

“Purtroppo, come spesso capita, pur di dire qualcosa contro i frontalieri, la Lega dei Ticinesi non fa l’interesse nemmeno dei suoi elettori – conclude Pellicini -. Per fortuna la Svizzera è un paese serio e la posizione dell’Ordine dei farmacisti lo dimostra”.

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