(don Sergio Zambenetti) Finalmente è Pasqua! L’abbiamo attesa e preparata attraverso il cammino quaresimale, che ci ha visto coinvolti nella parabola del Buon Samaritano, invitandoci ogni settimana a verificare i nostri sguardi, pensieri, sentimenti, parole, azioni in una logica di Vangelo e di novità di vita.
Sì, perché la Pasqua rivela al mondo la dirompente potenza dell’amore, che vince il peccato e la morte.
Oggi vogliamo gridare a tutti il “decalogo dell’amore”, i dieci comandamenti scritti non più su tavole di pietra, ma con le dieci azioni compiute dal buon Samaritano e che il Signore ha reso eterne risorgendo da morte e dimostrando che il male può essere sconfitto definitivamente solo dalla potenza dell’amore.
Vediamo dunque il decalogo dell’amore:
1. Lo vide
2. Ne ebbe compassione
3. Gli si fece vicino
4. Gli fasciò le ferite
5. Versandogli olio e vino
6. Lo caricò sulla sua cavalcatura
7. Lo portò in un albergo
8. Si prese cura di lui
9. Tirò fuori due denari e li diede all’albergatore
10. Gli disse: “Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo pagherò al mio ritorno
Questa è la vita nuova proposta da Gesù, che nel mistero pasquale si è fatta concreta e riscontrabile in molte vicende dell’esistenza umana. A noi tocca ritrovare la gioia dei gesti semplici e genuini all’interno delle nostre famiglie e delle nostre comunità, specialmente ora, per infondere speranza e fiducia nel presente e nel futuro.
L’esperienza degli apostoli e delle donne che incontrarono Gesù risorto fu per loro e ora per noi la forza per desiderare di vincere in ogni situazione la realtà del male ed operare per un bene sempre più gratuito ed intelligente, senza distinzione di persona, nello stile della fraternità universale, per la quale Gesù ha donato tutto se stesso.
Il contagio pandemico del Covid ha suscitato e continua ad alimentare la paura; il contagio dell’Amore, che deriva dalla Pasqua di Cristo, può solo suscitare gioia e speranza. La novena della Divina Misericordia ci accompagna in questa settimana di Pasqua e ci porta a contemplare il cuore trafitto di Gesù, dal quale scaturisce eternamente sangue ed acqua, come sorgente di grazia divina per la salvezza di tutta l’umanità. Buona e Santa Pasqua.
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