La tempesta che nell’agosto del 2019 aveva lasciato ingenti tracce del suo passaggio su tutto l’alto Verbano – tracce alle quali, in due anni, si sono poi sommate anche quelle degli eventi meteorologici successivi -, non aveva risparmiato nemmeno Castelveccana e il sentiero che, dalla frazione di San Pietro, conduce verso la Rocca di Caldè: la furia degli elementi, infatti, aveva avuto l’effetto di abbattere numerosi abeti lungo quel percorso e, a circa due anni dall’accaduto, pochi giorni fa hanno preso il via i lavori di taglio e rimozione della vegetazione caduta.
A riportarlo è il quotidiano locale La Prealpina, sulle cui pagine il sindaco del paese, Luciano Pezza, ha dichiarato di essere riuscito a finanziare questo intervento grazie a fondi propri dell’amministrazione, per poter consentire così nuovamente “a cittadini e turisti di raggiungere la cima della Rocca, ma soprattutto garantire agli automezzi di Alfa di raggiungere il bacino idrico presente lungo il percorso”.
Data la complessità delle operazioni, dovuta sia alla molte delle piante sia alla morfologia della zona interessata, l’ufficio tecnico del Comune – si legge su Prealpina – ne ha affidato lo svolgimento a un’azienda forestale specializzata, con tanto di elicottero in supporto per provvedere al trasporto del legname una volta tagliato.
Questo, però, è solo un primo passo: sono in programma altri lavori alla Rocca, che riguarderanno nella fattispecie il monumento posto sulla sua sommità. Il primo cittadino ha difatti annunciato, sempre sul quotidiano locale, il sopraggiunto via libera – dopo un lungo iter burocratico – da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per provvedere alla manutenzione dei punti che presentano le maggiori criticità: “Contiamo di intervenire al più presto almeno con un primo lotto di opere di consolidamento del basamento stesso”, ha affermato Pezza. (Immagine di repertorio)
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