Luino | 13 Marzo 2021

Cantiere sulla statale tra Luino e Colmegna: arriva un semaforo pedonale in centro?

L'assessore Ivan Martinelli, in Commissione Territorio, ha presentato tutte le modifiche fino a maggio. Critiche dai consiglieri Pellicini, Compagnoni e Artoni

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Si è tenuta ieri pomeriggio la Commissione Territorio del Comune di Luino, con un unico punto all’ordine del giorno che aveva per oggetto l’illustrazione delle modifiche alla viabilità e le azioni conseguenti all’ampliamento del cantiere Anas sulla Strada Statale 394, riguardanti i viadotti.

A presentare tutte le decisioni dell’amministrazione comunale, come ampiamente raccontate negli scorsi giorni dal nostro giornale, in accordo con Anas, la ditta Civelli e la Polizia locale, è stato l’assessore delegato Ivan Martinelli, dopo l’introduzione del presidente della Commissione Giuseppe Cutrì.

Poche le novità rispetto a quanto annunciato già nell’ordinanza della Polizia Locale, con conferme riguardanti alcuni aspetti tecnici: il cantiere raddoppierà (un totale di 800 metri l’area cantiere), con l’obiettivo di anticipare i tempi e terminare i lavori per i viadotti C e D entro l’estate, fino a fine maggio, mentre per i viadotti A e B termineranno entro gennaio 2022.

Monitoreremo con più attenzione la viabilità e il traffico – esordisce l’assessore -, definendo adeguatamente le sequenze dei semafori. Ci saranno disagi perchè il cantiere è molto lungo, ma ci confronteremo e aggiorneremo con Anas e la ditta con frequenza sulle problematiche che dovremmo affrontare. La più grande preoccupazione è che con l’avvicinamento dei lavori verso la rotonda Alessandrini (quella dell’Ulivo, nrd), si possa compromettere la viabilità cittadina con lunghe code”.

Per questa ragione l’amministrazione ha pensato a numerose modifiche alla circolazione, dando diverse alternative per ovviare alle criticità. Oltre a questo Anas ha commissionato uno studio per analizzare il traffico in questo periodo, anche se lo studio è stato fatto su un transito che non è reale a causa del lockdown e dal limitato accesso degli svizzeri dal valico di Zenna. I flussi più importanti verso Zenna sono tra le 6 e le 8 di mattina, mentre verso Luino sono tra le 16.30 e le 19.

Così l’azienda Civelli, oltre ad aver sostenuto le spese per la cartellonistica da installare con le direzioni utili da seguire per limitare i disagi, richiesta accolta dopo l’appello della Polizia locale, ha posizionato due movieri che, in caso di necessità, gestiranno il traffico nei momenti di maggior difficoltà. Tre i giorni in cui saranno a disposizione, il venerdì, il sabato e la domenica, dalle 17 alle 19, con un presidio che lavorerà e segnalerà le eventuali anomalie alla Polizia locale.

“Abbiamo raccolto i dati dello studio commissionato da Anas: ipotizzando di eliminare tre attraversamenti pedonali in centro – commenta Martinelli -, le code si ridurrebbero del 20%. Andremmo a sostituire gli attraversamenti con attraversamenti semaforizzati a chiamata pedonale. Siamo in trattativa con Anas per installarne uno tra piazza Garibaldi e Palazzo Verbania, per permettere ai cittadini di collegarsi tra centro e lungolago. L’obiettivo è quello di educare i cittadini, venendoci incontro e agevolando il flusso veicolare”.

Critiche sono arrivate dai banchi della minoranza per queste decisioni. Il primo ad intervenire è stato il consigliere comunale ed ex sindaco, Andrea Pellicini, che ha polemizzato duramente contro la scelta dell’amministrazione di installare un semaforo in centro, che “andrebbe ad aggravare la viabilità sul lungolago”. Oltre a questo Pellicini poi ha criticato anche la scelta di vietare di svoltare a sinistra dall’uscita di via Lido per immettersi in viale Dante, “strada che diventerebbe invivibile negli orari di punta, generando code nel parcheggio, con l’obbligo di svolta a destra”. A detta del consigliere, inoltre, in Comune vi è un progetto per migliorare la sicurezza all’incrocio, con l’abbattimento di un platano vicino all’ex benzinaio e il restringimento della carreggiata per fare in modo che si moderi la velocità. “Va bene la sperimentazione, soffriremo un po’, ma mi auguro non si tratti di una decisione definitiva”, ha concluso Pellicini.

In accordo con l’ex sindaco anche il capogruppo di “Azione civica per Luino e frazioni”, Furio Artoni, che ha parlato anche di alcune problematiche legate alla sicurezza: la prima riguarda la mancata ventilazione della galleria di Colmegna, disagio che con le lunghe code potrebbe causare ben più gravi problemi, mentre il secondo riguarda i mancati preavvisi dei cartelloni stradali a 100 metri dagli incroci dove sono state posizionate le indicazioni utili da seguire.

In questo senso è l’assessore Martinelli a intervenire, spiegando che l’idea dell’amministrazione è questa e che, analizzando e studiando tutto il flusso, le soluzioni trovate sembrano quelle volte a garantire più sicurezza e meno disagi per il traffico in centro.

Critiche, invece, per quanto riguarda il cantiere arrivano da parte del capogruppo di “Sogno di Frontiera”, Franco Compagnoni. “Si tratta di una strada strategica per il territorio e, non mettendo in dubbio che tecnicamente l’amministrazione sta facendo di tutto per trovare le soluzioni migliori, mi pare evidente che il cantiere non dà l’impressione di un lavoro aggredito“. Compagnoni, infatti, fa riferimento all’intensità dei lavori, paragonando la stessa situazione in Svizzera, dove “si moltiplicherebbero per quattro le ore del giorno in un’arteria dove ogni giorno transitano 4mila veicoli. L’amministrazione deve chiedere un maggior impegno, così come sarebbe auspicabile che il cantiere di notte venga illuminato costantemente per evitare pericoli”.

È il sindaco Enrico Bianchi a rispondere, punto per punto alle considerazione dei consiglieri di minoranza: “L’impegno della ditta sul cantiere è importante, calcolando che da maggio lavoreranno anche di notte e l’intensità aumenterà. Il problema della riduzione dei tempi permane, visto che una corsia deve rimanere libera per garantire il passaggio e il senso unico alternato. Se fosse chiusa la strada ci impiegherebbero meno, ma non oso neanche immaginare le conseguenze. Potrebbe sembrare che i lavori vadano a rilento, ma deriva dal fatto che l’organizzazione dell’intervento funziona così. La maturazione del calcestruzzo ha tempi stabiliti affinché si consolidi”. Il primo cittadino ha voluto ringraziare, per il lavoro svolto, anche gli uffici comunali competenti e la Polizia locale.

Gli ultimi interventi della seduta sono stati fatti dal geometra Alberto Costa, che ha parlato degli importanti interventi manutentivi lungo i percorsi alternativi, come in via Berra, strada che collega Colmegna a Dumenza, e dalla comandante della Polizia locale, Elvira Ippoliti, che ha spiegato tecnicamente in che modo e con quali tempistiche siano stati installati i cartelli stradali, lavoro fatto in poche ore per rispondere alle richieste di Anas, e i motivi legati alla sicurezza (grandi dimensioni e possibili problemi con il vento), per i quali siano stati posizionati solo presso le rotonde e non a 100 metri di distanza dall’incrocio, come invece autorizzerebbe il Codice della Strada.

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