Dopo tutte le difficoltà degli scorsi mesi, finalmente un giorno da ricordare. Possiamo definire così lo scorso 17 febbraio, quando i vaccini sono giunti all’interno della RSA Fondazione Monsignor Comi di Luino ed è immediatamente iniziata la prima somministrazione agli ospiti e al personale sanitario. Le dosi somministrate in questa prima fase sono state 234: nessuno ha avuto reazioni particolari, tutti si trovano in buone condizioni di salute.
“Ho sentito la necessità di fare il vaccino visto quello che succede nel mondo – afferma il cavaliere Giovanni Lusa, uno tra i primi ospiti ad essere vaccinato -. Oggi sono molto felice perché serve a proteggere me e gli altri. Dopo un lungo periodo di isolamento fatto di telefonate e videochiamate ho un sogno: toccare mia figlio, mia nuora, i miei nipoti”.
Continuano nel frattempo le “visite parenti a vetro” e l’immissione di nuovi ospiti nella Struttura Protetta, mentre nella Casa Albergo si registra ancora una ospite positiva e si aspetta la sua negativizzazione per poter iniziare, anche in questo caso, ad aprire alla visite e all’ammissione di nuovi ospiti che sono in lista d’attesa.
“Pur non rappresentando la fine del periodo – commenta il vicepresidente Alberto Frigerio -, la prima giornata di vaccinazione è ricca di significato perché è il segnale di un ulteriore passo verso una gestione più tranquilla dei nostri ospiti ed allevia il nostro personale dalla pressione costante dell’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi. Adesso dobbiamo attendere il secondo richiamo e, sebbene i contatti diretti con l’esterno non sono ancora possibili, siamo tutti molto fiduciosi e lavoriamo per poter realizzare il sogno dei nostri ospiti“.