Si chiude una settimana senza particolari stravolgimenti – situazione Viggiù a parte – per il monitoraggio di ATS Insubria sui contagi Covid.
Dai 1.120 nuovi positivi registrati in provincia di Varese sette giorni fa si è passati ai 1.016 della settimana che si chiude oggi, venerdì 18 febbraio. Quasi invariato anche il numero dei tamponi effettuati, da 16.343 a 16.503, con un impatto dei nuovi positivi pari al 12% dei tamponi. Nulla da segnalare anche per quanto riguarda la provincia di Como (da 868 a 898 nuovi positivi, con il passaggio da 12.482 tamponi a 13.094, e con un’incidenza dei nuovi positivi del 14%).
Ancora una volta sono i numeri relativi alle scuole ad attirare maggiormente l’attenzione. Sul territorio insubrico (province di Varese e Como) è aumentato – dall’8 al 14 febbraio secondo i dati forniti da EmerCovid Scuole- il numero di alunni ed operatori degli istituti secondari di secondo grado sottoposti alla quarantena. Si è passati dai 529 soggetti di inizio mese ai 701, con 42 classi coinvolte. Leggera diminuzione per le scuole medie del territorio (da 908 persone a 891) ma è pur sempre rilevante il numero di classi coinvolte: 37. Impennata di segnalazioni nell’ambito delle scuole elementari – complice anche il caso Viggiù – con il passaggio da 732 casi a 1262 (66 classi coinvolte). Dalle scuole dell’infanzia, infine, viene registrato il passaggio da 812 casi a 706 (su un totale di 35 classi).
“Dopo l’aumento la situazione è stazionaria – commenta il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di ATS Insubria – anche se le scuole restano ovviamente sotto stretta osservazione. C’è un dato, tra tutti, che ci interessa particolarmente ed è quello delle persone contagiate sotto i ventiquattro anni. Un dato che continua a crescere e che è in linea con l’aumento delle quarantene per gli studenti delle scuole superiori”.
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