Lombardia | 2 Febbraio 2021

Lombardia, svelato il piano anti-Covid: a fine marzo il via alla campagna vaccinale di massa

Guido Bertolaso sarà il coordinatore del piano per la fase-2 e gestirà la campagna. Presentati tutti i dettagli, che coinvolgeranno 10 milioni di lombardi

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La prima fase del piano anticovid della Regione Lombardia si concluderà entro il 23 febbraio: il giorno dopo ci sarà l’avvio della seconda fase con la somministrazione delle vaccinazioni agli ultraottantenni.

È quanto ha sottolineato stamattina in Consiglio regionale la Vice Presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti illustrando il piano vaccinale lombardo all’inizio della seduta consiliare presieduta da Alessandro Fermi. Al 31 gennaio erano state somministrate oltre 305 mila dosi, di cui 68 mila seconde dosi.

“Oggi con delibera di Giunta regionale abbiamo conferito al dottor Guido Bertolaso la qualità di consulente del Presidente per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccini anti Covid della Regione Lombardia”, commenta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nella conferenza stampa di presentazione in cui è stato ufficializzato il nuovo incarico affidato a Guido Bertolaso.

Voglio ringraziarlo – ha sottolineato Fontana – per la decisione di riprendere la collaborazione con noi. Ci diede un aiuto fondamentale per la realizzazione dell’ospedale in fiera, concluso in poche settimane. Ora abbiamo la sua disponibilità per un momento così delicato che è la campagna vaccini anti Covid”.

“In una situazione in continua evoluzione in materia di gestione dei vaccini – ha ricordato il presidente Fontana, richiamandosi alla recente decisione dell’Agenzia del farmaco che ha autorizzato l’estensione agli over 50 dell’antivirus prodotto da Astra Zeneca – abbiamo bisogno di grande capacità e di efficienza, della professionalità di chi ci sa dare sicurezza. Bertolaso lo ha dimostrato in tutta la sua vita e lo farà anche in questo caso qui, in Regione Lombardia”.

Il completamento della Fase 1 della campagna vaccinale oggi in corso, ossia la fase inerente gli operatori sanitari, sociosanitari delle strutture di ricovero e cura e degli operatori e ospiti delle Rsa, è previsto entro il 23 febbraio, con la somministrazione 320.000 vaccini di cui 305.814 già effettuate alla data del 31 gennaio”. Lo ha detto la vicepresidente di Regione Lombardia, assessore al Welfare Letizia Moratti nel suo intervento oggi in Consiglio regionale.

La fase successiva, denominata “Fase 1 Bis”, riguarderà 107.425 persone appartenenti a otto categorie, oltre ad altro personale da censire, anche in funzione delle indicazioni del Ministero: Rsd (residenzialità psichiatriche), centri diurni, assistenza domiciliare, farmacisti, dentisti, odontoiatri e confprofessioni varie, sanità militare, Polizia di Stato, ambulatori accreditati e altri medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco e altro personale da censire.

E’ in corso una puntuale ricognizione per ulteriori categorie prioritarie – ha puntualizzato – una raccolta delle informazioni di contatto ed è previsto l’inizio delle somministrazioni a partire dal 10 febbraio sulla base delle adesioni”.

“Dopo questa prima fase che era sulla base di target specifici – ha continuato – occorre però chiarire alcuni punti con il Governo. In particolare serve una Conferenza Stato Regioni nella quale verificare i criteri di distribuzione dei prodotti vaccinali in relazione alla popolazione individuata poiché questo criterio potrebbe generare difformità tra le regioni e non rispondere effettivamente ai bisogni dei cittadini. Per questo sarebbe opportuno avere una definizione centralizzata e condivisa delle priorità per categorie, in modo da poter garantire più uniformità possibile tra le regioni”.

L’avvio della fase massiva, denominata “Fase 2”, conferma il canale delle strutture ospedaliere pubbliche e private (hub), aggiungendo quello dei medici di base, delle farmacie, delle strutture cosiddette massive.

“L’ipotesi di categorie prioritarie che potrebbero ricevere per prime i vaccini del contingente AstraZeneca che abbiamo per ora individuato – ha aggiunto la vicepresidente – è quella di appartenenti alle forze dell’ordine, al personale scolastico, al comparto della giustizia e al trasporto pubblico locale“.

L’avvio della fase massiva previsto a breve – ha specificato la vicepresidente – richiede una capillare comunicazione verso il cittadino. Per questo, entro una settimana, saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione e entro due settimane sarà attivo il portale dedicato alla prenotazione delle vaccinazioni. Gli strumenti di raccolta delle informazioni di contatto e adesione, oltre al portale dedicato, saranno inoltre il portale dei medici di medicina generale e dei farmacisti e il contatto diretto tramite call center”.

“E’ nostro obiettivo prioritario – ha aggiunto – pianificare un modello di vaccinazione massiva adatto al territorio e alla popolazione lombarda. Per questo abbiamo già effettuato delle simulazioni e ipotizzato che esso sia scalabile e valutato sulla capacità effettiva di erogare e pianificare. I criteri per la scelta dei potenziali centri territoriali e dell’attività di somministrazione saranno di volta in volta da verificare con gli enti locali”.

La governance che abbiamo previsto per gestire il piano vaccinale – ha continuato – è composta da una cabina di regia formata dal presidente Fontana, dall’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, dall’assessore al Welfare, dal commissario speciale Guido Bertolaso e si avvarrà delle competenze degli assessorati al Welfare e alla Protezione civile per la logistica, l’infrastrutturazione, l’esecuzione e il coordinamento delle risorse umane”.

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