Luino | 24 Gennaio 2021

Luino, lettera al premier Conte: “Noi estetiste gravemente penalizzate, intervenite”

Una professionista della città sottolinea punto per punto gli aspetti che consentono alla categoria di esercitare in sicurezza. "Grande disparità di trattamento"

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Dall’istituzione del primo lockdown hanno fronteggiato una diversità di trattamento rispetto a barbieri e parrucchieri, e ancora oggi – primo giorno di nuova zona arancione dopo l’errore di calcolo sui dati del contagio che aveva portato la Lombardia in zona rossa – gli estetisti, al pari di numerose altre categorie di lavoratori autonomi, si trovano a fare i conti con le conseguenze più gravi della crisi economica in atto.

C’è un sentimento, unanimemente percepito da chi rappresenta la categoria, che ha reso ancora più frustrante l’impossibilità di svolgere il proprio lavoro, con tutto ciò che ne consegue, appunto, sotto il profilo economico. Si tratta della convinzione di poter rispettare le norme anti Covid e garantire la sicurezza dei clienti e dei collaboratori all’interno dei saloni e dei centri.

Una convinzione che trova posto in una lettera inviata alla nostra redazione da un’estetista luinese, la titolare di “Sei Bella beauty e nails“, la quale si rivolge contemporaneamente al presidente del Consiglio e agli esperti del comitato tecnico scientifico per difendere le ragioni della categoria e far riflettere in previsione di un possibile ritorno a imposizioni anti contagio più stringenti. Riportiamo di seguito alcuni estratti.

L’estetista segue scrupolosamente le regole che, fin dai primi Dpcm dello scorso anno, Lei stesso (rivolto al premier Giuseppe Conte, ndr) indicò. Ciò comporta che il nostro centro estetico, presti la massima attenzione a diversi fattori:

Distanziamento. Una sola persona alla volta può usufruire dei servizi, occupando la cabina in modalità ‘presenza riservata’, con distanze prestabilite e regolamentate;

Sterilizzazione. Ogni strumento utilizzato nei servizi di maniure e pedicure, viene rigorosamente sterilizzato e disinfettato, tramite il protocollo Autoclave (usato anche nelle strutture odontoiatriche).

Misure igieniche staff. Ogni operatrice indossa mascherina e visiera di protezione (la mascherina è sostituita più volte al giorno). Il lavaggio mani, così come l’uso del gel disinfettante, sono costanti e frequenti. Camici, sopra camici, calzari e spazio vestizione dedicato, fanno parte del protocollo in uso.

Misure igieniche ambiente. Prima dell’ingresso di ogni cliente, i locali sono igienizzati, tramite dispositivi specifici. L’igiene delle superfici avviene tramite spray e detergenti specifici. A tutto ciò si aggiunga il kit materiale monouso riservato ad ogni ospite.

Consentire alle attività di parrucchiere di lavorare (con saloni che possono ricevere anche decine di clienti per volta), ma al tempo stesso impedire alle estetiste (con una sola cliente per volta) di esercitare l’attività, è incomprensibile e immotivato. Un trattamento assolutamente iniquo.

[…] A prescindere dai colori delle zone, tenere aperte le attività delle estetiste è un aiuto concreto e preventivo, fatto a migliaia di persone per ridurre le tensioni che tutti stiamo vivendo. Favorire la comprensione, alleviare l’eccessivo stress accumulato ed aiutare il benessere psico fisico di migliaia di donne, madri, mogli, è necessario ed indispensabile per preservare l’equilibrio individuale e di comunità.

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