Roma | 16 Dicembre 2020

“Nel prossimo decreto contributi per i Comuni di confine per sostenere l’economia di frontiera” 

Si tratta di risorse a fondo perduto. Ad annunciarlo è il senatore del Pd varesino Alessandro Alfieri. "Misure necessarie per fronteggiare la pandemia"

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“Grazie ad un mio ordine del giorno approvato oggi (ieri, ndr) in Senato, nel prossimo ‘Decreto ristori’ saranno previsti contributi a fondo perduto per i Comuni dei territori di confine con Svizzera, Francia, Austria e Slovenia”, dichiara soddisfatto il senatore varesino del Partito Democratico, Alessandro Alfieri.

“Le economie dei Comuni italiani di frontiera da sempre sono legate al flusso della clientela in entrata dai Paesi limitrofi – prosegue il senatore Pd -, un flusso che consente il mantenimento in vita delle principali attività commerciali. Le necessarie misure messe in campo per fronteggiare la seconda ondata dell’epidemia da coronavirus hanno inevitabilmente stoppato questi flussi, colpendo così territori già provati dal lockdown della scorsa primavera, a partire dalla provincia di Varese”.

“Per questo motivo – conclude Alfieri – mi è sembrato giusto che dal prossimo decreto fossero messi sullo stesso piano i Comuni di frontiera con i Comuni capoluogo, già destinatari dei ristori per la mancanza di flussi turistici”.

In allegato l’ordine del giorno approvato.

G/1994/43/5-6

Alfieri, Steger, Rojc, Vattuone

Accolto come impegno a valutare l’opportunità di dare attuazione alla parte dispositiva

Il Senato,

            in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, Atto Senato 1994,

        premesso che:

        il provvedimento in esame è finalizzato alla predisposizione di ulteriori misure di sostegno ai lavoratori, alle imprese, nonché in materia di salute, giustizia e sicurezza, a seguito dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020, che definiscono ulteriori misure restrittive di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19;

            le economie dei comuni italiani di frontiera da sempre sono legate al flusso della clientela in entrata dai Paesi limitrofi, flusso che consente il mantenimento in vita delle principali attività commerciali di questi territori;

            l’acuirsi nuovamente della crisi epidemiologica da Covid-19 ha portato all’adozione di nuove misure restrittive imposte ai fini del contenimento del contagio;

            i predetti territori si sono trovati, dunque, a subire massicce perdite di presenze provenienti da oltre confine con pesanti ricadute per le economie degli stessi, economie peraltro ancora profondamente segnate dagli esiti del lockdown della scorsa primavera;

        considerato che:

        l’articolo 59 del  decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, recante Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia riconosce un contributo a fondo perduto ai soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei centri storici dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che, in base all’ultima rilevazione resa disponibile da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la raccolta e l’elaborazione di dati statistici, abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri;

            come già evidenziato anche i comuni di frontiera registrano significative presenze di cittadini provenienti dai paesi esteri confinanti, che finiscono con l’essere il principale volano per l’economia delle fasce territoriali di confine. Pertanto, a fronte di una situazione che presenta diverse analogie con i comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana ristorati dal decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, appare necessario estendere la portata della stessa misura anche ai predetti comuni;

        impegna il Governo:

        a riconoscere un contributo a fondo perduto per i comuni citati in premessa allo scopo di ristorare le economie di territori tra i più colpiti dalle misure restrittive e di contenimento del contagio da Covid-19 disposte con i decreti del Presidente del Consiglio del 24 e del 3 novembre 2020.

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