Luino | 3 Dicembre 2020

Ecco come l’amministrazione Bianchi vuole trasformare Luino, critiche dall’opposizione

Dibattito acceso durante l'ultima seduta del consiglio comunale sul futuro della città. Tanti i progetti e le idee che saranno oggetto di ulteriori discussioni

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Ad oltre sessanta giorni dalla vittoria alle amministrative, che hanno consegnato Palazzo Serbelloni al sindaco Enrico Bianchi e alla lista “Proposta per Luino”, nell’ultima seduta di consiglio comunale il primo cittadino ha annunciato le linee programmatiche del suo mandato nei prossimi cinque anni.

Il documento, molto corposo, è stato presentato negli scorsi giorni, dopo una lunga analisi ed uno studio elaborato, ed è basato e prende spunto sul programma elettorale del gruppo. Per l’amministrazione il contributo da parte della minoranza sarà, a detta del sindaco, fondamentale, anche nel caso in cui ci saranno divergenze di vedute.

“Pensiamo che sia un programma che aiuti lo sviluppo della città – ha commentato Bianchi -, un programma con il quale abbiamo avuto questo mandato. Terremo conto dei suggerimenti che verranno dalla comunità e dalla minoranza. Lo terrò molto in considerazione. Alcuni voci, soprattutto sul rapporto della città, come le consulte e i comitati di quartiere, andranno ad arricchire la traccia che durerà questi cinque anni”.

A prendere parola è stato il consigliere comunale Andrea Pellicini, che ha raccontato come lui in passato, da primo cittadino, non aveva presentato le linee programmatiche di mandato, ma aveva aperto il dibattito, invito fatto anche all’attuale amministrazione per parlare del futuro della città, condividendo la volontà di far partecipare e di coinvolgere i cittadini. “Quello che qualifica la maggioranza di un Comune penso sia la capacità di mettere in atto opere pubbliche che, piano piano, porteranno alla trasformazione della città”.

Sul piatto del confronto Pellicini ha messo i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche come il palazzetto dello sport, il completamento del Lido, la realizzazione del sottopasso ferroviario, la riqualificazione delle vie centrali, via Vittorio Veneto e via XV Agosto. Critiche da parte dell’ex sindaco in relazione alle difficoltà di bilancio evidenziate in queste settimane dalla maggioranza.

Ad intervenire è stato così il sindaco Bianchi: “Il tema non è legato agli investimenti, per questo si può arrivare tramite i ristorni, ma a preoccupare è la manutenzione ordinaria, effettuata con la spesa corrente e che pesa moltissimo nelle casse. Fondamentale sarà riqualificare il centro sportivo de ‘Le Betulle’, struttura di enorme importanza strategica, sia per il settore sportivo, turistico e ricreativo. L’idea è convertire le attuali piscine in palazzetto dello sport, e realizzare un’ulteriore piscina al coperto più sostenibile, all’interno dell’impianto”.

Un altro aspetto sottolineato, oltre al “consueto” stop al consumo del suolo e alla riqualificazione del patrimonio esistente,  sarà il potenziamento della depurazione e della rete fognaria, così come l’obiettivo di sviluppare ulteriori aree verdi. “Il PGT è uno strumento importante – ha continuato il sindaco -, noi riteniamo che nel tempo che ci sarà dato, rivedremo alcune parti dove abbiamo visto alcune criticità, in particolare sulle rigenerazioni, come la realizzazione di una spiaggia libera. Per quanto riguarda il progetto di via Vittorio Veneto è molto interessante, che sarà da sviluppare, concordandolo con i commercianti e gli abitanti del quartiere. La viabilità sarà un aspetto importante, e prevediamo di effettuare uno studio sui flussi di traffico, così come il lavoro da svolgere sulle frazioni, tramite i comitati dei cittadini”.

Il recovery fund, che coinvolgerà tante comunità locali, sarà uno strumento utile per l’amministrazione Bianchi, nel collaborare con i Comuni limitrofi, in primis Germignaga, Dumenza e Maccagno con Pino e Veddasca. Progetti di ampio respiro. Altro tema importante è l’impegno sull’ospedale, affinché possa garantire un servizio sanitario autonomo dando al pronto soccorso più efficacia. Allo stesso modo sarà fondamentale il lavoro e il monitoraggio sui trasporti, soprattutto sul collegamento ferroviario, verso Milano. “Le idee sono tante – ha spiegato ancora Bianchi -. Il nostro programma si vuole distinguere, infine, per l’ascolto”.

Critiche da parte dell’opposizione sono arrivate dal consigliere Alessandro Casali (#luinesi): “Un’amministrazione che vuole distinguersi per l’ascolto, ma di concreto in questo intervento ho sentito ben poco. Pronto soccorso e ospedale non vi competono, se non per partecipare a tavoli sovra-istituzionali. Non è un compito vostro. Per la ferrovia avete rinunciato ad un milione di euro per la realizzazione del sottopasso che andava a collegare un’importante area di smistamento. Avete rinunciato senza avere un’idea, senza proporre altro. Andava trovata un’alternativa”. Stesso discorso anche sul palazzetto dello sport e sull’area ex Visnova, che secondo Casali comporterebbe anche la perdita di 700 aree di sosta, utili per il mercato settimanale e le manifestazioni. “In questo momento, al di là dell’ascolto, non vi è un’opera che avete pensato voi, si spera che nei prossimi anni possiate realizzare qualcosa”, ha concluso Casali.

A replicare è stato l’assessore Fabio Sai: “L’intento è quello di sinergizzare tutti gli sforzi affinché Luino non sia il ‘parco giochi’ dei singoli, ma fare un’integrazione degli elementi costituenti del PGT stesso e degli sviluppi che devono partire dall’amministrazione stessa, attraverso la partecipazione quando sarà necessario. La ferrovia è un’area enorme, sia per sviluppi e per opportunità. Siamo consapevoli della necessità che la cabina di regia debba rimanere in Comune, per fare in modo che nessuno sforzo venga perso. L’Iron Pact è un Interreg palliativo che non era sufficiente in alcun modo a dare un’attuazione funzionale allo sviluppo di Luino. Si tratta di un finanziamento che sarebbe un quarto della cifra utile per dare collegamento tra area ferrovie e piazza Marconi”.

Il tema, in base alle dichiarazioni di Sai, è stato studiato molto, in modo approfondito, e la decisione è arrivata proprio per la mancanza di presupposti per andare avanti. L’obiettivo è lavorare sinergicamente, lavorando sulla fruibilità a 360° in tutto il territorio e per qualsiasi opera pubblica.

Non da ultimo, poi, è stato il consigliere comunale (Azione civica per Luino e frazioni), Furio Artoni, che si è scontrato con l’ex sindaco Andrea Pellicini. “L’amministrazione è in buona fede, il vostro programma e le vostre determinazioni sono state segnate da scelte fatte nel passato. Soprattuto da squilibri di bilancio che dovete sopportare per gestire l’attuale situazione. Se questo vostro programma è carente di progetti concreti è perchè non siete in grado di farli. I fondi di dubbia esigibilità hanno e stanno paralizzando il bilancio. Gli ex amministratori dovrebbero spiegarci quanto costa, ‘da fermo’, il Palazzo Verbania: mi risulta di 70mila euro di gestione all’anno”. Secondo Artoni bisogna parlare di progetti ulteriori che coinvolgano le scuole, i giovani e il futuro, anche partendo del presupposto che si farà fatica a compiere la manutenzione ordinaria.

Il dibattito sul tema, infine, si è concluso con le repliche di Alessandro Casali, Andrea Pellicini e di Franco Compagnoni. I primi due consiglieri, soprattutto, hanno spiegato che, durante il loro mandato di dieci anni, nonostante le difficoltà economiche dell’ente, progetti e opere sono state portate avanti ugualmente.

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