Il problema delle crepe all’interno della chiesa di Colmegna è tutt’altro che risolto, ma i fedeli non hanno da temere per la messa della domenica (che presso la frazione luinese è l’unico appuntamento liturgico della settimana): la struttura è sicura.
Si riassume così il messaggio lasciato dal diacono Gabriele Ferrari in merito alle condizioni in cui versa la chiesa di Santa Caterina a due anni dal sopralluogo con cui il portavoce della comunità Marco Lecchi, accompagnato dal consigliere regionale Giacomo Cosentino, aveva riportato l’attenzione su una criticità che da tempo affligge la struttura: la presenza di crepe interne e esterne, originate da un vecchio intervento al sistema fognario e poi alimentate dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei treni lungo la ferrovia, che confina proprio con l’ingresso della chiesa.
Qualcosa negli ultimi ventiquattro mesi si è mosso. Non le crepe, fortunatamente, o almeno così sembra (anche se alcuni residenti segnalano una maggiore umidità tra i banchi), ma grazie ad un sopralluogo dei vigili del fuoco di Varese, che ha fatto seguito a quello di Lecchi e Cosentino, è stato consigliato il posizionamento di una catena tra le due navate, con funzione di rinforzo.
“Non bisogna preoccuparsi – ribadisce in conclusione Ferrari – lo hanno affermato i vigili del fuoco, spiegando che la presenza delle crepe è dovuta all’assestamento geologico della struttura. Non c’è pericolo per la popolazione”.
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