Laveno Mombello | 20 Novembre 2020

Imbrattamenti e scritte blasfeme su auto e monumenti a Laveno, denunciati 4 minorenni

Identificati dai carabinieri grazie alle testimonianze dei residenti di Mombello gli autori dei danneggiamenti alla chiesa di S. Michele alla Rocca, auto e muri privati

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Lo scorso 7 novembre, nella frazione lavenese di Mombello, alcuni ignoti avevano imbrattato alcuni veicoli in sosta (due auto e un furgone), i muri perimetrali di abitazioni private e una cabina elettrica, scrivendo e disegnando frasi volgari con delle bombolette spray.

I carabinieri della stazione di Laveno Mombello – intervenuti nel centro abitato anche in tarda serata in seguito alle segnalazioni dei residenti della frazione – hanno accertato la presenza di frasi blasfeme anche sulla facciata della chiesa di San Michele alla Rocca e sul vicino monumento ai caduti nei pressi del “Parco degli Alpini”. Sia la chiesa che il monumento si trovano in un punto sopraelevato e panoramico, in mezzo alla vegetazione e lungo un percorso molto suggestivo e isolato che doveva essere ben noto ai responsabili.

Le indagini dei militari dell’Arma si sono da subito concentrate sugli abitanti della zona, ascoltando diversi testimoni e controllando le immagini di videosorveglianza privata, nella speranza di ottenere informazioni utili per risalire agli autori degli atti vandalici. Nel frattempo, il parroco e i cittadini coinvolti hanno sporto denuncia per danneggiamento aggravato, fornendo ulteriori elementi utili alle indagini.

Pochi giorni dopo, grazie alla collaborazione dei cittadini, i militari sono giunti a identificare 4 minorenni di età compresa tra i 14 e i 15 anni, tutti del lavenese, ritenuti gli autori degli imbrattamenti. Sono state inoltre recuperate tre bombolette spray, con tutta probabilità quelle usate per realizzare le scritte e i disegni di dubbio gusto, che erano state gettate in mezzo la boscaglia per disfarsene.

È ancora in corso la conta dei danni da parte dei privati che hanno subìto l’imbrattamento delle auto e dei muri delle loro abitazioni, mentre per la chiesa – risalente al Settecento – e per il monumento ai caduti sarà la sovrintendenza a quantificare il danno arrecato.

Tutti i 4 ragazzi sono stati denunciati alla Procura dei Minorenni di Milano per danneggiamento aggravato, commesso – oltretutto – in pieno lockdown.

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