Laveno Mombello | 8 Novembre 2020

Laveno, auto vandalizzate e bestemmie su una chiesa

Veicoli e muri di S. Michele alla Rocca imbrattati con scritte e disegni volgari. I carabinieri invitano i responsabili, presumibilmente minori, a costituirsi

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Di nuovo atti vandalici e danneggiamenti anche su beni storici: coprifuoco e zona rossa non sembrano infatti aver distolto una o più persone dal compiere azioni di tal fatta, verificatesi questa volta a Laveno Mombello e nella piccola frazione di Rocca.

Nella mattinata di ieri, sabato 7 novembre, alcune automobili parcheggiate nei pressi del cimitero di Mombello (zona Capodisotto) sono state ritrovate imbrattate con scritte e disegni – anche dalle fattezze volgari – disegnate con alcune bombolette spray di colore giallo e nero, così come i muri del parcheggio alle spalle dei due veicoli.

La stessa sorte è toccata in serata ad altre auto, ma anche alla chiesa di San Michele alla Rocca, un edificio costruito nel 1727 sul perimetro di un’antica cappella alto-medioevale del XIII secolo. Sulle pareti esterne, all’altezza delle piccole finestre, sono infatti stati vergati insulti e bestemmie, sempre con una bomboletta nera.

Questa mattina un residente della zona si è spontaneamente dedicato alla pulizia della chiesa con un’idropulitrice, come ci ha raccontato l’assessore Fabio Bardelli: “Io ho sentito don Carlo: lui diceva che spera che, una volta pulito, non ci si dimentichi in fretta della gravità di questi gesti. Non faremo passare nel dimenticatoio questi atti vandalici. Scendendo dalla località Rocca, sono anche stato fermato da alcuni residenti della zona che mi hanno fatto vedere anche macchine con vetri rotti“.

I carabinieri della Compagnia di Luino si sono recati sul posto ieri sera dopo le segnalazioni e la denuncia presentata in giornata alla locale stazione, ma la mancanza di un impianto di videosorveglianza non ha permesso di identificare i responsabili di tali gesti. Le ipotesi fanno propendere per una banda di minorenni (non si sa se riferibili ai giovani fermati nel centro di Laveno la notte di Halloween o se si tratti di altre persone).

I militari dell’Arma invitano fortemente le famiglie di questi ragazzi a convincerli a costituirsi e ad assumersi le proprie responsabilità.

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