Alto Varesotto | 13 Novembre 2020

Alto Varesotto, Covid e scuola: continuano le quarantene ma i dati sono stazionari

Non si registra più l'aumento esponenziale delle ultime settimane anche se il virus non molla la didattica in presenza. Nord provincia fuori dal contesto più critico

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La decisione presa nelle scorse ore dal sindaco di Cittiglio Fabrizio Anzani, che con una ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole elementari e medie del paese, fino alla fine di novembre, è solo l’ultima in ordine di tempo nella lunga lista di provvedimenti pressoché identici che hanno interessato le amministrazioni di numerosi comuni dell’alto Varesotto, tra Luinese, Valceresio, Valcuvia e Valganna.

Quasi ovunque il sistema scuola, già prima dell’ultimo Dpcm che ha di fatto ridotto al minimo le possibilità di didattica “in presenza”, ha accusato il colpo della seconda ondata Covid.

Al momento la situazione su questo versante, dopo l’exploit del primo periodo autunnale, sembra essersi assestata. E’ quanto emerge dagli ultimi dati comunicati da ATS Insubria, secondo i quali durante gli ultimi sette giorni – in rapporto alla passata settimana – il numero di classi in quarantena è leggermente sceso da 1300 a 1222 in tutto il territorio di competenza dell’Agenzia. Idem per gli alunni in quarantena, passati da 17098 a 16628.

Simile, a questo proposito, il grafico che racchiude l’evoluzione tra Luinese e zona del Lavenese. In entrambe le fasce lacustri, da fine settembre ad inizio novembre si è passati da meno di 200 episodi a 800 circa, con chiusure e isolamenti di intere classi (talvolta anche con il coinvolgimento di personale scolastico, docente e non) che si sono susseguite con grande rapidità per tutto il mese di ottobre.

Elementari e medie – spiega il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di ATS – restano le più colpite, anche perché le uniche che possono proseguire l’attività all’interno degli istituti, stando a quanto stabilito dalle normative in vigore”.

Restando lungo la fascia dei Comuni affacciati sul Verbano, l’aumento esponenziale di inizio seconda ondata pare essere diminuito anche al di fuori del contesto scolastico. “Il raddoppio dei contagi si è interrotto – aggiunge il dottor Catanoso – e la fascia a nord della provincia può considerarsi momentaneamente fuori dallo scenario peggiore (quello rosso, per restare in tema di Dpcm, ndr) che raccoglie invece i centri a sud, nella fascia di confine con l’alto Milanese“.

Molti dei giovani in quarantena, per tornare alla panoramica sulla scuola, sono asintomatici. L’età media dei decessi, infine, è 80 anni.

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