Cassano Valcuvia | 12 Novembre 2020

Via al centro tamponi di Cassano Valcuvia: servirà l’intero alto Varesotto

Le somministrazioni presso l'ex sede di Comunità montana sono iniziate questa mattina. Ecco regole d'accesso e orari, Magrini: "Garantiti 500 tamponi al giorno"

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A Cassano Valcuvia in via Provinciale 1140, presso la ex sede della Comunità montana, i militari dell’Esercito hanno iniziato questa mattina a somministrare i tamponi molecolari ai cittadini dell’alto Varesotto.

Il quarto presidio della provincia (che si aggiunge alle Fontanelle di Malnate e ai due punti varesini di via Monte Generoso e via Ottorino Rossi) è ufficialmente operativo e funge da riferimento per un bacino d’utenza composto da 160 mila persone circa: gli abitanti dei comuni che fanno parte delle due Comunità montane locali (Valli del Verbano e Piambello) che hanno fortemente voluto l’attivazione della struttura, proponendola ad ATS Insubria.

In meno di una settimana il presidio è stato allestito grazie alla sinergia tra enti territoriali ed istituzioni, davvero preziosa in una fase così complicata di lotta al Covid. Le prime duecento persone sono già state convocate e mentre scriviamo molte altre se ne aggiungeranno per la prima giornata di attività del centro, situato a lato della strada statale 394, al confine con Mesenzana, e dotato di due postazioni per i prelievi, collocate all’interno di un capannone dove le persone accederanno rigorosamente in modalità “drive through”, ovvero senza scendere dalla propria auto.

Nel grande piazzale antistante il capannone (in galleria tutte le foto) sono state definite le corsie per l’attesa degli automobilisti, i quali dopo essersi sottoposti al tampone usufruiranno del doppio ingresso per lasciare l’area dalla parte opposta rispetto a quella di accesso, ricollegandosi alla strada statale (con l’obbligo però di svolta a destra in direzione Mesenzana/Luino).

E’ importante ricordare che gli accessi sono regolati da ATS Insubria, che provvede a contattare le persone che devono sottoporsi al tampone molecolare di verifica (compresi alunni fino ai diciotto anni e personale scolastico) su segnalazione dei medici di base. Questo significa che senza invito da parte dell’ente, non è consentito recarsi al punto e mettersi in fila.

Viaggeremo ad un ritmo di 500 tamponi al giorno – spiega Marco Magrini, responsabile sul territorio di competenza dell’ATS Insubria – anche se oggi ci fermeremo a 300 circa per poter svolgere in modo efficiente la fase di rodaggio. Qui i militari saranno presenti e operativi dal lunedì al sabato nella fascia oraria che va dalle 8.30 alle 14. Il lavoro in provincia ci sta portando a risultati piuttosto soddisfacenti sotto il profilo dei tamponi – specifica Magrini -. Ai 1200 giornalieri delle Fontanelle e ai 500 di via Monte Generoso e via Ottorino Rossi si aggiungono ora i 500 di Cassano. Numeri rilevanti, frutto di una prestazione che sta dando riscontri positivi per quanto riguarda il tracciamento”.

I militari dell’Esercito in caso di necessità, potranno contare sulla collaborazione delle squadre locali di Protezione civile, mentre i carabinieri della Compagnia di Luino e della stazione di Cuvio presidieranno la zona, garantendo la sicurezza degli utenti.

Tanti come detto gli enti che sono stati coinvolti nel processo organizzativo attuato per giungere alla messa in funzione del punto tamponi alle porte della Valcuvia. “Il primo ringraziamento va ad Econord e alla Comunità islamica di Cassano – precisa il presidente della CMVV, Simone Castoldi – che hanno fornito questo spazio gratuitamente. Enel ed Eolo hanno offerto le loro coperture e per questo dobbiamo ringraziare anche la Protezione civile e il consigliere provinciale Alberto Barcaro, delegato responsabile. Grazie infine anche ai nostri carabinieri, ai militari e agli operatori di Anas che si sono occupati, in tempi rapidissimi, dell’asfaltatura del tratto di strada che conduce allo stabile. Un grazie anche ai nostri uomini e alle donne della Protezione civile, per il lavoro svolto in questi giorni”.

Soddisfazione anche da Regione Lombardia per il presidente della Commissione Sanità, Emanuele Monti: “Ringrazio tutto il personale impegnato, in questo modo si decongestiona ulteriormente il resto del sistema diagnostico nella nostra provincia”.

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