Cassano Valcuvia | 23 Ottobre 2020

L’orto, la famiglia, la cura dei legami. A Cassano Valcuvia il teatro che ama la Terra

Appuntamento domani, sabato 24 ottobre, quando andrà in scena “Il testamento dell’Ortolano”, monologo teatrale tratto da un racconto di Antonio Catalano

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Sabato 24 ottobre, per la stagione “Nuove Latitudini”, a Cassano Valcuvia andrà in scena “Il testamento dell’Ortolano”, un monologo teatrale tratto da un racconto di Antonio Catalano, eclettico artista, poeta della meraviglia e “cantore delle piccole cose”.

Protagonista della storia, interpretato da Massimo Barbero sotto la regia di Patrizia Camatel, è l’ortolano Adelmo, vissuto in un tempo, non troppo lontano,  in cui l’orto era fonte primaria di sostentamento famigliare.

Il sapore è quello di una fiaba antica, ma i contenuti sono modernissimi, poiché si parla del legame di amore e cura per il Pianeta Terra, tema di grande attualità e importanza primaria.

L’intimità della narrazione si adatta a un piccolo gruppo di ascoltatori, grandi e piccini, per rimanere ancora più fedeli alle atmosfere dei racconti domestici, o di un antico “cunto” in cui però si narrano le gesta non di prodi cavalieri, ma di contadini in sella alla Lambretta, di peperoni magici esplosi in cielo come fuochi d’artificio, di balli a palchetto e lune di polenta…

Lo spettacolo, della durata di 60 minuti, andrà in scena nel Teatro Comunale di Cassano Valcuvia alle ore 21.00 (ritiro biglietti alle 20.45), per permettere al pubblico di poter rincasare entro l’ora prestabilita dal coprifuoco.

I posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria: info@teatroperiferico.it3341185848 / 3470154861 – biglietto 10/7 euro.

Per consultare l’intero programma di “Latitudini”, cliccare qui.

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