“Buonasera. Mi è arrivata comunicazione che, viste le forti piogge e le condizioni potenzialmente instabili dell’area, la posa del ponte è stata rimandata”. Questo il semplice messaggio inviato negli scorsi giorni dalla sindaca di Curiglia con Monteviasco, Nora Sahnane, ai suoi concittadini, nonostante qualche ora prima avesse chiesto loro di spostare le automobili lontano dal cantiere, affinché non ci fossero intoppi per l’inizio dei lavori per la costruzione del ponte.
Dal 29 agosto, infatti, il paese è isolato da Dumenza a causa del crollo di un tratto di provinciale e per questa ragione è fondamentale la costruzione di un ponte carrabile, per permettere il passaggio di tutti i veicoli sulla tanto martoriata strada provinciale 6 a causa del maltempo.
E sono state proprio la burocrazia, l’allerta meteo e il maltempo le cause del rinvio della messa in posa del cantiere. “È frustrante dover comunicare ai miei cittadini prima di spostare le automobili per i lavori, e successivamente riferire loro che la posa del ponte non verrà effettuata, tra problemi con la burocrazia e la pioggia”, commenta la prima cittadina.
Sahnane e l’amministrazione comunale sono grati ai vari gruppo della Protezione civile per il lavoro fatto, così come a tutti quelli che hanno lavorato intensamente in questo mese di isolamento dopo la frana, ma il problema rimane. “Non si può dichiarare lo stato di emergenza? – si domanda la sindaca – Sarebbe fondamentale per i miei abitanti e per la loro quotidianità, solo così riusciremmo a limitare i disagi. E in una situazione così drammatica, perché i volontari non possono lavorare anche nei giorni infrasettimanali?”.
© Riproduzione riservata
Vuoi lasciare un commento? | 0