Luino | 30 Settembre 2020

Luino, lavori sulla statale: gli sversamenti si faranno. “Questione di costi e benefici?”

L'ASD Pescatori Alto Verbano esprime il suo parere dopo la conferenza dei servizi di lunedì scorso: "Di fronte al denaro l'ambiente può essere deturpato?"

Una struttura di sostegno su un tratto di strada verso Colmegna, il sindaco scrive ad Anas
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In seguito alla conferenza dei Servizi svoltasi a Palazzo Serbelloni lo scorso lunedì 28 settembre, relativa al “nodo sversamenti” in seguito ai lavori in corso sui viadotti della SS394, a Colmegna, interviene ora nuovamente l’ASD Pescatori Alto Verbano, presente all’incontro nel municipio di Luino insieme al sindaco Enrico Bianchi e ai rappresentanti di ATO, Regione Lombardia, Anas e Alfa.

Dalla tavola di confronto tra gli enti è emerso come l’impatto ambientale causato dalla diluizione di liquami nelle acque del Lago Maggiore risulti – a fronte delle valutazioni fatte da Regione Lombardia e ARPA – meno forte di quanto apparisse poche settimane fa, quando la vicenda è stata sollevata sia dall’associazione dei pescatori sia da alcuni dei candidati al ruolo di sindaco in vista delle scorse elezioni.

È stato proprio il nuovo primo cittadino di Luino, Enrico Bianchi, a chiarire come lo stop ai lavori paventato da Anas in caso di mancata soluzione risultasse insostenibile dal punto di vista economico (8mila euro al giorno), così come l’utilizzo di piccole auto-botti per lo spurgo, mentre Regione e Alfa si sono accordati per monitorare la situazione, attivare un processo di compensazione sull’impatto ambientale e sostenere la semina di avannotti per i prossimi due anni.

In questo senso l’ASD Pescatori Alto Verbano ha voluto esprimere il suo parere in merito alla conclusione della vicenda con una nota stampa che riportiamo di seguito integralmente.

Bene… Anzi male! La conferenza dei Servizi organizzata da Provincia di Varese – Settore Ambiente –  ha democraticamente votato all’unanimità che lo sversamento fecale, di liquami urinari ed inquinanti vari, quali i detersivi ed altre sostanze liquide, a seguito dei lavori sulla S.S. 394 si farà; siamo però lieti di apprendere che delle griglie fermeranno plastica, pannolini, carta igienica, cotton fioc, e materiali solidi in genere, ma staremo a vedere

Alla riunione del 28 settembre 2020 erano presenti in qualità di aventi diritto alla delibera la società Verbano SpA, Alfa Srl, Ufficio Territoriale d’Ambito (ATO) di Varese, Regione Lombardia (UTR di Varese), Comune di Luino e Prealpi Servizi Srl; ci scusiamo se abbiamo omesso qualcuno. Come interlocutori invitati: la Commissione italo elvetica sulla pesca e l’ASD Pescatori Alto Verbano, questo giusto per segnalare che “tutti vogliono tutelare l’ambiente” come ha detto uno dei votanti alla fine della riunione. Insomma, quasi tutti candidi e strenui difensori del bene comune per poi dimostrare il contrario quando ci sono di mezzo i soldi o, come lo chiamano, un ottimo rapporto costi/benefici, dimenticando però che i costi sono per molti e per l’ambiente innanzitutto, mentre i benefici sono per pochi.

Assenti, a nostro parere molto, ma molto ingiustificati in quanto deputati alla tutela ambientale ed alla salute pubblica, sono stati ARPA Lombardia e ATS Insubria (assenti nelle ultime due conferenze).

Chi assolviamo, ma solo parzialmente in questa vicenda sono solo la Commissione italo elvetica per la pesca e il Comune di Luino. La prima perché pur non votando e minimizzando i danni in quel tratto di lago si è fatta comunque promotrice di una richiesta di obbligo ittiogenico più congrua di quella a nostro avviso irrisoria proposta da Regione Lombardia. Il Comune di Luino è stato invece l’unico che inizialmente non ha optato per lo sversamento, orientandosi per la soluzione del metodo “stop system” da parte di un’azienda specializzata motivando anche di essere contrario all’uso dei “bottini” in quanto l’andirivieni programmato per i giorni necessari, ogni 15 minuti di 10 mezzi avrebbe causato un notevole incremento di CO2. Pur non concordando sulla decisione di Palazzo Serbelloni a dare il nulla osta allo sversamento anteponendo il denaro alla salubrità lacustre diamo all’Amministrazione luinese il merito di avere comunque fatto realmente delle concrete valutazioni ambientali sulle proposte di intervento e di non essere preventivamente stata a favore dello sversamento.

Tra le considerazioni dell’Amministrazione luinese invece non comprendiamo “le valutazioni da parte dell’Ufficio competente di Regione Lombardia e da parte di ARPA Lombardia, che hanno analizzato lo specifico caso considerando che una diluizione nel lago di un litro di reflui, su mille-duemila litri d’acqua, non possono giustificare una spesa così elevata di denaro pubblico” apparse su un articolo on line, in quanto l’UTR Varese di Regione Lombardia ha da sempre optato per lo scarico diretto valutato in 6 litri al secondo tramite il torrente Colmegnino ed ARPA Lombardia non ha partecipato alle ultime due Conferenze dei servizi. Quindi quali sarebbero tali valutazioni? A noi non sono pervenute, se qualcuno ce le facesse avere ne saremo grati.

È stato sicuramente interessante partecipare ad una Conferenza che si è svolta molto e forse troppo democraticamente, dove chi ha fatto le analisi che ci sono state fornite (che non contestiamo) è lo stesso soggetto che ha interessi diretti nei lavori (questo non ci pare corretto) e dove chi, pur conoscendo il problema del collettore segnalato a tempo debito da ANAS (alla quale diamo volentieri atto della segnalazione di esistenza del tubo scusandoci per averle addebitato a volte la causa), lo ha fatto emergere solo ora e con urgenza, dove al solo citare che il fermo del cantiere costerebbe € 8.000,00 al giorno tutti  i partecipanti hanno immediatamente e senza indugio smesso le loro posizioni di difensori della natura circa le eventuali alternative optando così per lo sversamento.

Parafrasando il detto latino “Ubi maior minor cessat” ci siamo resi conto di come, nonostante il grande interesse per l’ambiente citato con enfasi dal rappresentante di un Ente a nome di tutti i partecipanti, il risultato finale potrebbe essere tradotto in “di fronte al denaro anche l’ambiente può essere deturpato”. Certo, il potere dei soldi ha vinto questa piccola battaglia e probabilmente avrà la meglio anche altrove, ma sempre meno poiché, come descritto nel libro “Momo” di Michael Ende (che vi invitiamo a leggere), gli uomini grigi non riusciranno a possedere il tempo e, nel nostro caso, l’ambiente.

Buona cacca a tutti i turisti, ai colmegnini, ai maccagnesi, agli utenti della statale 394 ed ai luinesi che se vedranno qualcosa di puzzolente galleggiare non avranno certamente motivo o ragione di lamentarsi… alla fine non sono che escrementi ben diluiti che vengono proposti ad un ottimo rapporto costi/benefici, no?

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