Per arginare le criticità della sicurezza stradale, a Besozzo è scattata la raccolta firme. Il senso di pericolo percepito da più di cento cittadini – quelli che finora hanno aderito all’iniziativa nata all’interno della comunità – è legato ad una situazione nello specifico, quella che interessa via Rebuschini, situata sulla Strada provinciale 50 (Varese – Angera), l’arteria più importante del comune, quella che collega Besozzo a Bardello, attraverso Olginasio.
Qui la chiusura nei mesi scorsi della strada che collega Besozzo e Gemonio – ora riaperta – ha inciso notevolmente su una problematica ora diventata insostenibile. Da una parte, come ha riportato il quotidiano La Prealpina, c’è a velocità eccessiva dei veicoli (mezzi pesanti compresi), dall’altra c’è l’assenza di marciapiedi che aumenta il senso di pericolo dei residenti, da cui è partita la petizione.
L’obiettivo, rivolgendosi a Comune e Provincia, è quello di ottenere al più presto il giusto approfondimento della situazione, per scongiurare nuovi episodi simili a quello avvenuto lo scorso 11 agosto, quando due articolati si erano scontrati tra loro, facendo riemergere con forza il dibattito sulla sicurezza dell’arteria provinciale.
Tra le richieste dei residenti, si apprende ancora dal quotidiano locale, ci sono due ulteriori priorità: la chiusura della strada a certi mezzi pesanti e l’attivazione di un rilevatore di velocità, già presente ma inutilizzato da mesi. Questioni che l’amministrazione guidata da Riccardo Del Torchio e gli interlocutori provinciali dovranno valutare, tenendo presente le soluzioni già a priori non attuabili per legge: l’installazione di autovelox fissi e di dossi. Mentre la raccolta firme continua.
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