Le aziende rosa, anche nel Varesotto, sono cresciute molto negli ultimi anni e hanno contribuito a ben il 75% dell’incremento complessivo riscontrato a livello nazionale; pochi giorni fa è stato reso noto il Decreto relativo alle “Misure in favore dell’imprenditoria femminile in agricoltura“.
La natura dell’aiuto consiste nella concessione di mutui agevolati, a tasso zero, della durata minima di 5 anni, fino a un massimo di 15 anni, e di importo non superiore a 300.000 euro.
Alla data di presentazione della domanda, le imprese dovranno essere in possesso di diversi requisiti, dall’essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese, all’essere amministrate e condotte da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto.
“Nella top ten dei settori più rosa c’è proprio l’agricoltura” – commenta la responsabile provinciale Coldiretti Donne Impresa, Luana Tosarello – “la campagna è il luogo dove più si esprime la vocazione imprenditoriale femminile all’accoglienza, al benessere e ai servizi sociali”.
“La corsa alla imprenditorialità è stata rallentata dal Covid19 – commenta Tosarello – e proprio nelle regioni del centro Nord si registra la riduzione più consistente: in Lombardia si contano infatti 1.776 realtà in meno”.
E conclude “Le aziende agricole sviluppano tutte le potenzialità creative espresse da generazioni di donne. Dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino a quelle sociali sono gli ambiti dove ospitalità, ristorazione, attenzione alla persona, salute e qualità della vita vengono espressi totalmente, e ciò si tocca con mano anche in provincia di Varese”.
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