Un’altra tragedia si è verificata ieri pomeriggio, venerdì 14 agosto, intorno alle 17.30, nelle acque del lago Maggiore, ad Arolo di Leggiuno, dove è morta annegata una ragazza di 20 anni.
La giovane, classe 1999, di nazionalità marocchina e che era residente a Besozzo dove viveva con la propria famiglia, si trovava in riva al lago con i propri genitori, quando ha deciso di tuffarsi per rinfrescarsi. La 20enne, però, una volta in acqua è andata in difficoltà ed è scomparsa nei fondali del lago. A lanciare l’allarme per primi sono stati proprio mamma e papà, che non la hanno più vista nuotare.
Sul posto così sono arrivati i soccorritori in poco tempo. Un’imbarcazione della Guardia Costiera del Lago Maggiore, con sede a Solcio di Lesa, è giunta subito ad Arolo. Ad immergersi nelle acque, per cercare di salvare la ragazza, è stato un sommozzatore della Guardia Costiera, ma ormai era troppo tardi. La giovane, infatti, è stata trovata priva di vita ad una profondità di sei metri.
A nulla è valso anche l’intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri di Laveno Mombello e dei soccorritori del 118, arrivati sul lago con due ambulanze e con un elisoccorso, che si era messo in volo partendo da Como. Dopo il recupero della 20enne, la salma è stata portata in barca a Ranco, dove il magistrato ha disposto la consegna del corpo alla famiglia.
La mamma, una 41enne, che ha assistito tutta la drammatica scena, si è sentita male e per lei è stato necessario il supporto e l’aiuto degli operatori sanitari. Si tratta dell’ennesimo tragico episodio che vede giovani perdere la vita, prematuramente, nelle acque del lago Maggiore. Uno strazio per un’intera provincia.
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