La nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha fissato l’avvio delle lezioni per le scuole dell’infanzia al 7 settembre e quello per tutti gli ordini e gradi di istruzione e per i percorsi di istruzione e formazione professionale al 14 settembre, con la possibilità di avvio anticipato da parte delle istituzioni scolastiche e formative.
La decisione dell’avvio delle scuole di infanzia il 7 settembre – una settimana prima rispetto a tutte le altre – è stata inserita nel documento dopo i chiarimenti forniti dal Ministero dell’Istruzione il 9 agosto scorso in merito all’ordinanza emessa dallo stesso Dicastero il 23 luglio. In base a tali chiarificazioni, viene riconosciuta e riconfermata la competenza regionale per la determinazione del calendario scolastico e la conseguente possibilità di anticipare o posticipare l’avvio delle lezioni per la scuola dell’infanzia.
In particolare, l’ordinanza firmata da Fontana raccomanda fortemente la rilevazione della temperatura nei confronti del personale, dei genitori o degli adulti accompagnatori e dei bambini, prima dell’accesso alla sede dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia.
In caso di temperatura superiore ai 37,5 °C, al minore o al genitore/accompagnatore non sarà consentito l’accesso alla sede e quest’ultimo verrà informato della necessità di contattare il medico curante proprio o del bambino. Anche in caso di febbre del genitore/accompagnatore, il minore non potrà accedere al servizio.
“Qualora durante la frequenza al servizio/scuola i minori o il personale dovessero manifestare i sintomi legati all’infezione da Sars-Cov-2 (quali tosse, raffreddore, congiuntivite o febbre) – chiarisce l’ordinanza regionale – saranno momentaneamente isolati, informandone la famiglia se minore, con invito al rientro al domicilio e a contattare il medico di medicina generale (Mmg) o, in caso di minore, il pediatra di libera scelta (Pls); il Mmg/Pls, in caso di sospetto Covid-19 o altra patologia soggetta a denuncia, provvederà alla segnalazione secondo le consuete modalità”.
“Il gestore del servizio educativo o la scuola – specifica l’ordinanza – comunicherà tempestivamente tale circostanza anche all’Agenzia di Tutela della Salute territorialmente competente la quale fornirà, a seguito dell’eventuale segnalazione da parte del Pls/Mmg, le opportune indicazioni al gestore/scuola e alla famiglia interessata. Nel caso di adulto o minore positivo, questi non può essere riammesso al servizio/scuola fino ad avvenuta e piena guarigione certificata secondo i protocolli previsti”.
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