Durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria il supporto delle associazioni di volontariato ha iniettato ossigeno in tutte le realtà locali, fornendo alle istituzioni e agli amministratori un supporto fondamentale per evitare di soccombere davanti allo sconvolgimento generale della quotidianità causato dal coronavirus.
L’aiuto reciproco e la grande attenzione alla tutela del prossimo e dei soggetti fragili ha offerto un’immagine dell’Italia buona, da nord a sud, che non si vedeva da tempo. E anche nel Luinese il volontariato ha ricoperto un ruolo decisivo, dando man forte per combattere il nemico invisibile che oggi, grazie a tutte le precauzioni prese, appare più lontano.
A tre mesi di distanza dalla fine del lockdown, le risorse economiche investite torneranno nelle casse delle associazioni grazie ad una determina del Comune di Luino. A trarre giovamento dalla decisione ufficializzata dagli uffici di palazzo Serbelloni, sono la Croce Rossa di Luino e Valli (1500 euro di rimborso) e la Comunità Operosa Alto Verbano (500 euro).
I volontari di entrambe le organizzazioni si sono contraddistinti per iniziative lodevoli, tra cui l’attività di presidio del territorio, la consegna porta a porta dei pacchi alimentari e dei dispositivi di protezione individuale, l’allestimento dell’area tamponi – che ha condotto allo screening di circa mille cittadini – e l’attivazione del progetto “Piccoli asili diffusi” per fronteggiare le difficoltà delle famiglie, tra scuole chiuse e impegni lavorativi, coinvolgendo i giovani.
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