Lavena Ponte Tresa | 28 Luglio 2020

“Troppi incidenti a Lavena Ponte Tresa”, il sindaco risponde ai cittadini

Indignazione sui social dopo l'ennesimo episodio di sabato, Mastromarino: "Preoccupazioni condivise, attendiamo l'esecuzione di interventi già concordati"

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In seguito all’incidente stradale verificatosi nel pomeriggio di sabato a Lavena Ponte Tresa, che ha visto coinvolte in uno scontro fra una moto e un’automobile ben tre persone, di cui una trasportata con l’elisoccorso all’ospedale di Circolo di Varese in codice rosso, molti cittadini hanno espresso la loro indignazione sui social network.

Negli ultimi tempi, infatti, sono stati diversi i sinistri di vario tipo che hanno avuto luogo nel paese, tra cui anche l’investimento di una bambina di 4 anni.

In molti hanno paragonato le strade di Lavena Ponte Tresa a “piste da Formula 1” per l’elevata velocità dei mezzi che vi transitano e che, per questo motivo, mettono a rischio quotidianamente se stessi e i pedoni.

C’è bisogno di un segnale forte da parte delle istituzioni“, scrive un cittadino, mentre una donna fa sapere di aver già contattato in precedenza il sindaco, Massimo Mastromarino, proprio in relazione a questa problematica chiedendo di installare dei dossi che rallentassero il flusso dei veicoli.

La risposta diretta del primo cittadino, sempre a mezzo social, non si è fatta attendere: “Condividiamo la vostra preoccupazione (e anche indignazione). Qualcosa bisogna fare – scrive Mastromarino -. Premetto però che i dossi su questo tipo di strada non sono consentiti dal codice della strada. Con la Provincia avevamo concordato alcuni interventi, primo fra tutti la semaforizzazione dell’attraversamento pedonale davanti al cimitero, con un impegno finanziario preciso da parte della Provincia stessa. All’inizio di gennaio di questo anno, il ministero delle Infrastrutture ha decretato il passaggio della strada da Provincia ad Anas, passaggio non ancora operativo che ha però di fatto paralizzato ogni intervento. Da molti mesi, assieme ai sindaci di Brusimpiano, Cremenaga e Porto Ceresio, chiediamo che gli interventi condivisi e promessi ripartano“.

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