Porto Ceresio | 27 Giugno 2020

Porto Ceresio, anche la minoranza attacca sulle dimissioni di Pozzi: “Malumori noti da tempo”

Il gruppo consiliare interviene e rilancia sul clima di sfiducia che sarebbe presente in giunta. Pozzi lascia anche in Comunità montana, subentra Jardini

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E’ un tema rovente a Porto Ceresio quello delle dimissioni dell’assessore Franco Pozzi, che a seguito del consiglio comunale di mercoledì sera ha abbandonato la maggioranza del sindaco Jenny Santi, contribuendo così ad alzare un polverone da cui nelle ultime ore è emerso anche il punto di vista della minoranza locale.

Il gruppo consiliare “Continuità e rinnovamento”, come si apprende dalle pagine de La Prealpina, ha di fatto ripreso alcuni concetti già espressi dall’ex assessore, rincarando la dose rispetto alle nubi che aleggerebbero sulla giunta, dove la rottura consumata da Pozzi ha favorito il rilancio di due questioni – fiducia nell’operato del primo cittadino e unità dell’amministrazione – già aperte da tempo. Perlomeno stando al racconto che lo stesso Pozzi ha fornito motivando l’allontanamento, e a quanto la minoranza ribadisce oggi dalle colonne del quotidiano locale.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, durante l’ultima assemblea, è arrivata dal tentativo di posa, da parte della Polizia locale, di alcuni paletti di delimitazione lungo un marciapiede situato tra via Matteotti e via Mazzini.

Sicurezza dei pedoni, viabilità, occupazione del marciapiede con i veicoli: questi gli aspetti del confronto sul punto – inserito all’ordine del giorno ma già oggetto di discussione nel recente passato -, e per il quale la minoranza aveva chiesto e non ottenuto l’allontanamento dall’aula dell’ex assessore Pozzi, appellandosi al regolamento e facendone una questione di incompatibilità privata, dato il coinvolgimento nella vicenda dell’attività di un parente dell’ex assessore.

Ci sono anche dei precedenti alla base della rottura, che il gruppo di minoranza identifica nelle diverse sedute consiliari sospese per la mancanza del numero legale e in una specifica occasione in cui la maggioranza aveva seguito l’opposizione bocciando una proposta del sindaco.

“Siamo ormai all’ultimo anno di mandato – ha ricordato il gruppo in una nota pubblicata da La Prealpina – e l’azione amministrativa della maggioranza evidenzia un andamento piatto, è priva di visione strategica e di concretezza nell’affrontare e risolvere i problemi reali e i bisogni quotidiani”, e poi ancora: “Pozzi ha sempre difeso a spada tratta ogni scelta del sindaco e anche l’altra sera ha approvato consuntivo e variazione di bilancio. Fa sorridere il fatto che ora faccia sue le critiche che noi stessi abbiamo espresso in Consiglio comunale”.

Per quanto riguarda infine la delega alla Manutenzione del patrimonio detenuta da Pozzi come assessore in Comunità montana, anche la carica presso l’ente del Piambello verrà meno a seguito dei fatti di mercoledì. E’ il regolamento a stabilirlo, prevedendo l’assegnazione della carica di assessore ad un “rappresentante della maggioranza del Comune d’elezione“. Maggioranza che Pozzi ha abbandonato con le dimissioni, entrando in un gruppo consiliare autonomo. A rilevare il suo posto, in virtù dell’ordine di “assessori supplenti” già stilato alle ultime elezioni ,sarà il sindaco di Valganna Bruna Jardini.

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