Roma | 21 Giugno 2020

“Chi ha lavorato e lavora in smartworking non perde status di frontaliere, nessun aggravio di tasse”

Ad annunciarlo questa mattina è il senatore Pd e capogruppo in Commissione Esteri del Senato, Alessandro Alfieri, a seguito dell'intesa tra Roma e Berna

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“Ora è ufficiale: chi ha lavorato o sta ancora lavorando da casa in smart working, a causa dell’emergenza coronavirus, non perde e non perderà lo status di frontaliere e il relativo regime fiscale“. A riferirlo è stato oggi, sabato 20 giugno, il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo del Partito Democratico nella commissione esteri del Senato, commentando l’intesa raggiunta tra Roma e Berna.

L’intesa siglata tra i ministri dell’economia di Italia e Svizzera fa finalmente chiarezza su un tema delicato – continua il senatore -. Secondo infatti gli accordi del ’74, attualmente in vigore, i frontalieri che a seguito l’emergenza sanitaria hanno lavorato da casa, sia a tempo pieno che a tempo parziale, e anche quelli che hanno soggiornato per alcuni periodi oltreconfine, avrebbero rischiato di perdere lo ‘status’ di frontaliere con il relativo regime fiscale e avrebbero quindi rischiato di subire un aggravio di tassazione”.

“Per questo fin da marzo mi ero preso l’impegno di seguire il tema e grazie all’impegno dei tecnici del Ministero dell’economia siamo riusciti a evitare ricadute sui nostri lavoratori – continua Alfieri -. Oggi posso dire con soddisfazione che anche questo impegno è stato mantenuto“.

“L’accordo infatti riconosce la straordinarietà di questo periodo, ha valore dal 24 febbraio fino al 30 giugno 2020 e potrà essere prorogato nel caso dovesse essere necessario prolungare le misure di contenimento del contagio da covid-19”, conclude.

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