Canton Ticino | 15 Giugno 2020

Al via in Ticino “Montagne sicure”, la campagna estiva per gli escursionisti

Nel progetto di sensibilizzazione della Polizia Cantonale presenti consigli su pratiche di sicurezza, misure igieniche anti-covid e indicazioni utili per i soccorsi

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Il Dipartimento delle istituzioni, in collaborazione con il Dipartimento del territorio e la Polizia cantonale, continua la sua attività di prevenzione in montagna con il lancio della campagna estiva del programma “Montagne sicure”.

La pratica dell’escursionismo, così come la ricerca di funghi, richiede particolare prudenza, poiché è sufficiente una piccola disattenzione per infortunarsi in maniera anche grave. I dati degli ultimi anni purtroppo registrano ancora un numero elevato di infortuni avvenuti in montagna: se da un lato la pratica dell’escursionismo favorisce la forma fisica e la salute, dall’altro i dati statistici dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) testimoniano una media annuale svizzera che si attesta oggi a 26mila infortuni, tra cui un’ottantina di decessi.

In Ticino la Polizia cantonale – per il tramite del Gruppo Ricerche e Costatazioni – e i suoi partner intervengono nei boschi e nelle vallate del territorio in caso di incidenti e scomparse di escursionisti e di cercatori di funghi. Nel 2019 sono stati registrati 7 infortuni in montagna con esito letale, un dato che indica una diminuzione rispetto all’anno precedente, quando i decessi in montagna a seguito di infortuni ammontavano a 10.

Il programma di prevenzione “Montagne sicure” ha lo scopo di continuare a sensibilizzare coloro che decidono di avventurarsi alla scoperta dei paesaggi e delle vette ticinesi con l’obiettivo di ridurre incidenti e infortuni.

Per questo motivo, in collaborazione con la Cancelleria dello Stato, nelle prossime settimane verrà distribuito un flyer in quattro lingue rivolto a escursionisti e a cercatori di funghi contenente fondamentali consigli di sicurezza. Si raccomanda in particolar modo di prestare attenzione ai preparativi (attrezzatura adatta e provviste sufficienti), alla scelta di un itinerario idoneo alle proprie capacità fisiche, adattando il ritmo di percorrenza in base alle condizioni e concedendosi delle pause regolari per recuperare le forze.

In relazione all’emergenza sanitaria, per la quale l’invito è di continuare a seguire le fondamentali regole di igiene accresciuta e di distanza sociale, è stato creato un ulteriore flyer con consigli di sicurezza specifici per gli ospiti delle capanne e dei rifugi: prenotare il posto letto, altrimenti non sarà possibile il pernottamento; far visita alle capanne solo se ci si trova in buona salute; portare con sé disinfettante, asciugamano e mascherina protettiva; non si assegnano posti letto senza un proprio sacco a pelo o lenzuolo, federa, cuscino; riportare a valle i propri rifiuti.

In caso di infortunio si ricorda di contattare i numeri d’emergenza 112 o 117, specificando generalità, il numero del cellulare con cui si sta chiamando, la zona in cui ci si trova o, ancora meglio, le coordinate con tutti i riferimenti possibili, la dinamica e, infine, lasciare libero il telefono.

Gli interventi di ricerca in caso di persone disperse, ferite o in difficoltà sono di competenza cantonale. L’incarico di svolgere voli di ricerca è dato dalla Polizia cantonale e dal Soccorso Alpino Svizzero (SAS), di principio alla Rega o ad altri partner. I costi d’intervento in caso d’infortunio, se la persona gode di copertura assicurativa, vengono fatturati alle assicurazioni infortunio o malattia. Nel caso in cui la persona che viene soccorsa è illesa, se i costi non possono essere addebitati a un ente finanziatore e la persona non è socio REGA (che garantirebbe la copertura del pagamento), l’intervento viene fatturato alla persona ricercata.

Si raccomanda pertanto di verificare, prima di ogni escursione, le proprie coperture assicurative o l’affiliazione a un ente di soccorso svizzero. A titolo d’esempio, un giorno di ricerche che coinvolge diversi partner comporta costi quantificabili in alcune decine di migliaia di franchi.

I cittadini stranieri residenti all’estero, hanno la possibilità di diventare sostenitori della REGA. Così facendo, durante i soggiorni in Svizzera avranno diritto ai vantaggi dei sostenitori per salvataggi aerei in Svizzera (fanno testo i confini statali). Per contro, i vantaggi dei sostenitori per rimpatri dall’estero in Svizzera valgono unicamente per i sostenitori con domicilio in Svizzera (indipendentemente dalla loro nazionalità) come pure per gli svizzeri all’estero. I rimpatri all’estero sono possibili ma a spese di chi li richiede.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www4.ti.ch/di/montagne-sicure.

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