Luino | 10 Maggio 2020

Coronavirus e asili chiusi, arrivano i giovani baby sitter per le famiglie del Luinese

Grazie ai "piccoli asili familiari diffusi", i ragazzi della Comunità Operosa Alto Verbano forniranno una valida alternativa a tante persone del territorio

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Siamo nella fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid-19: oltre a tanti problemi legati alle questioni della salute e della sicurezza, esiste una particolare criticità legata a tutte quelle famiglie che hanno figli che frequentano la scuola d’infanzia e la scuola primaria: la ripresa delle attività lavorative con le scuole chiuse sta creando loro notevoli problemi nella gestione dei figli.

La scuola rimarrà chiusa fino a settembre e si hanno ancora dubbi sull’apertura dei campi estivi normalmente organizzati dalle parrocchie o da altre associazioni a causa delle misure di sicurezza per evitare il contagio. In condizioni normali, chi può, ricorre ai nonni ma l’emergenza sanitaria ha escluso questa possibilità a causa della elevata vulnerabilità delle persone anziane. Occorre quindi trovare nuove forme per aiutare le famiglie ad affrontare questa esigenza.

La Comunità Operosa Alto Verbano ha affrontato questa problematica attivando il progetto “Piccoli asili familiari diffusi” volto a creare un ponte tra le necessità delle famiglie nella gestione dei figli e la disponibilità di molti giovani a mettere a disposizione il proprio tempo per la sorveglianza e la cura dei piccoli.

Per costruire questo ponte abbiamo pensato, per prima cosa, di raccogliere le necessità delle famiglie nella gestione dei figli: per le scuole nel territorio del Luinese si è predisposto un apposito questionario online per le famiglie che hanno figli nella scuola dell’infanzia (per compilarlo basta cliccare su https://forms.gle/ipvsVyUAtVWmyKHR6 ) e per le famiglie che hanno figli nella scuola primaria (per compilarlo basta cliccare su https://forms.gle/xoYB4eARMSDAxENX6). I dati raccolti con questi questionari ci daranno una visione chiara del problema, le sue dimensioni e la propensione delle famiglie nella condivisione delle loro necessità con altre famiglie.

Nel contempo abbiamo cercato di raccogliere i giovani che sono disponibili a svolgere la funzione di baby sitter ovvero a mettere a disposizione il proprio tempo per la cura dei bambini, creando una Rete di Baby Sitter dell’Alto Verbano; per entrare in questa rete occorre compilare il modulo online   al seguente link: https://forms.gle/6m7WNCZ4k8DetXND8 .

Lo Stato, per l’emergenza sanitaria, ha messo a disposizione delle famiglie un bonus per l’acquisto dei servizi di baby sitting; questo buono può essere utilizzato per retribuire le baby sitter con un regolare contratto di lavoro. I questi ultimi giorni è in discussione un aumento sostanziale di questo buono che sarà contenuto nel prossimo decreto legge di maggio per l’emergenza sanitaria.

Si crea così una rete di baby sitter che verrà condivisa con le famiglie che compilano i questionari e che hanno necessità di accudimento dei propri figli. Le famiglie possono anche unirsi, specie se hanno spazi all’aperto, al fine di condividere il servizio di cura e sorveglianza dei minori.

Il progetto prevede infatti un possibile sviluppo di spazi condivisi tra famiglie e micro campi estivi nel pieno rispetto delle normative di sicurezza per l’emergenza sanitaria; nell’ambito di un paese o di un quartiere si possono raggruppare le famiglie che condividono lo stesso bisogno, ci si incontra, si confrontano e si scambiano idee al fine di trovare soluzioni condivise valorizzando le risorse di ciascuno.

La Comunità Operosa ha predisposto un gruppo di lavoro per seguire questo progetto; nell’ambito di questo gruppo vi sarà chi segue la formazione per le baby sitter e chi darà un’assistenza in itinere alle famiglie per le questioni burocratiche legate ai bonus. Da questa esperienza nasceranno nuove relazioni tra le persone ed una maggiore capacità di affrontare insieme condizioni di vita impreviste, ricordando sempre che finita l’emergenza sanitaria dobbiamo tornare ad occuparci di un’emergenza ancora più grave che è l’emergenza climatica.

Per ricevere ulteriori informazioni sul progetto “Piccoli asili familiari diffusi” basta scrivere all’indirizzo comunitaoperosa@gmail.com.

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