Milano | 9 Maggio 2020

Montagna: da Regione via libera a legge su rifugi e bivacchi, disponibili 3,3 milioni

L'assessore Magoni: "Regione riconosce a centralità della montagna e del suo appeal turistico che continuerà ad essere sostenuto come driver di promozione"

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Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità il progetto di legge che introduce nuove misure a sostegno di interventi a favore di rifugi e bivacchi. “Si tratta di una notizia importante e molto positiva per l’intero territorio montano lombardo” – ha detto l’assessore regionale alla Montagna e Piccoli comuni, Massimo Sertori – commentando il progetto di legge presentato in aula dalla Giunta Fontana” che ha il chiaro obiettivo di promuovere e sviluppare le attività motorie e sportive, l’impiantistica correlata e l’esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”.

“Tra gli elementi che caratterizzano la nuova legge – ha spiegato l’assessore regionale Sertori – la modifica di alcune delle norme contenute nella l.r. n. 26, in particolare la possibilità di prevedere l’erogazione di contributi in capitale a fondo perduto per la realizzazione, riqualificazione, gestione sostenibile e accessibilità di rifugi e bivacchi, passando dal 50% all’80% dell’ammontare della spesa ritenuta ammissibile“.

I finanziamenti ammontano a 3,3 milioni di euro: 1,3 per il 2020 e 1 milione di euro per ciascun anno del biennio
2021 – 2022. Con le risorse disponibili Regione Lombardia intende avviare un bando finalizzato all’erogazione di contributi per la riqualificazione di rifugi e bivacchi esistenti. Tali contributi saranno destinati al miglioramento del delicato contesto ambientale e paesaggistico in cui le suddette strutture si trovano e, in particolare, a consentire l’abbattimento delle barriere architettoniche e rendere quindi più agevole la fruibilità delle strutture stesse.

Sertori ha voluto rimarcare l’importanza di questo atto regionale che “tiene conto dei costi molto elevati sia degli interventi di manutenzione che richiedono tali strutture, in ragione della particolare conformazione dei luoghi in cui sono allocate e delle condizioni atmosferiche spesso avverse, sia dei costi significativi dovuti all’impiego di manodopera specializzata e di mezzi straordinari per il trasporto merci in alta quota. Ulteriori fonti di spesa sono costituite dal trasporto di materiali qualora per le particolari condizioni di viabilità sia necessario impiegare mezzi di trasporto non convenzionali e dall’allestimento dei cantieri per i quali è necessario predisporre appositi piani di sicurezza per i lavoratori”.

“Questa legge – ha aggiunto Sertori – taglia i tempi della burocrazia nel settore specifico dei rifugi e dei bivacchi: entrerà infatti in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, per rispondere alla necessità di procedere il più celermente possibile alla pubblicazione di ulteriori bandi e garantire la realizzazione degli interventi finanziati durante la stagione estiva”.

“Un risultato – ha concluso l’assessore alla Montagna – frutto di un continuo pressing con il territorio, che non può che garantire efficienza dei servizi e della sostenibilità ambientale di questo enorme patrimonio ambientale e sociale. Regione Lombardia dimostra ancora una volta una forte sensibilità nei confronti delle sue montagne, incentivando interventi di sviluppo per favorire la ripartenza dopo l’emergenza dovuta alla diffusione del Covid19″.

“Un provvedimento che è allineato con le strategie di promozione della Lombardia – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale Lara Magoni – che ha nel turismo active e green una delle sue punte di diamante. La Lombardia si conferma così una palestra da vivere a cielo aperto.  L’ammodernamento della ricettività di montagna, con la particolare attenzione nell’adeguamento delle strutture per l’accessibilità, contribuirà a rafforzare ulteriormente le attività motorie e sportive con benefici indiretti anche per l’impiantistica sportiva e favorendo l’esercizio delle professioni sportive. Regione Lombardia riconosce ancora una volta la centralità della montagna e del suo appeal turistico che continuerà ad essere sostenuto come driver di promozione“.

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