Italia | 7 Maggio 2020

Monteviasco nei “Luoghi del Cuore” del FAI: ecco come votare il borgo

Per i siti più apprezzati del concorso verranno stanziati fondi da destinare a progetti di valorizzazione e rilancio: parole chiave nel futuro del paesino montano

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Il FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo ha lanciato la decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” che si svolgerà dal 6 maggio al 15 dicembre 2020 ed è realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Tutti i cittadini, in Italia ma anche all’estero, sono invitati a votare i luoghi italiani che amano di più e che vorrebbero vedere tutelati e valorizzati. Dopo due mesi di isolamento, mentre i musei, i monumenti e i Beni del FAI sono ancora necessariamente chiusi, la nuova edizione del censimento de “I Luoghi del Cuore”, che da diciotto anni permette alle persone di unirsi e di manifestare con un gesto tangibile l’amore per lo straordinario patrimonio d’arte e natura che ci circonda, può rivelarsi una potente iniezione di fiducia per restituire, diffondendolo, quel sentimento di coesione civile che in questi giorni “sospesi” si avverte così intensamente.

Molti i testimonial del progetto, ognuno dei quali ha segnalato il proprio luogo del cuore. Per la Lombardia, ad esempio, i noti attori Alessio Boni e Camilla Filippi hanno scelto rispettivamente la città di Bergamo e il castello di Brescia. Presente anche Maria Teresa Ruta, luinese d’adozione ma torinese di nascita, la quale ha scelto per l’appunto uno dei monumenti più famosi della sua città d’origine, la Mole Antonelliana.

Dal 2003, anno della sua prima edizione, “I Luoghi del Cuore” viene considerato da milioni di cittadini una cassa di risonanza in grado di far sentire la propria voce a favore di piccole e grandi bellezze. I risultati ottenuti sono eccezionali, a dimostrazione della sua valenza sociale ma anche del suo essere strumento concreto e fattivo in grado di accendere i riflettori dell’opinione pubblica su luoghi da salvare, proteggere o semplicemente valorizzare.

Quest’anno il censimento si arricchisce di due classifiche speciali. La prima dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, cioè a luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, di cui la Fondazione si sta occupando anche attraverso il Progetto Alpe: zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni e il potenziale. La seconda è relativa ai “Luoghi storici della salute”, beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono divenuti valorosi presidi a tutela di tutti; luoghi che raccontano quanto il benessere di corpo e mente abbia radici antiche nel nostro Paese e una tradizione secolare che spazia dalle terme romane alle farmacie storiche, dagli ospedali nati nel Rinascimento ai padiglioni di fine 800 e inizio Novecento, oggi più che mai in funzione grazie all’instancabile prodigarsi dei medici e del personale paramedico per far fronte all’epidemia.

Nella sezione del sito web del FAI che contiene la lista con tutti i siti disponibili per la votazione, non poteva mancare una delle località più incantevoli dell’alto Varesotto: il borgo di Monteviasco, mai come ora paradigma della voglia di rilancio dopo infinite difficoltà (i tragici fatti del novembre 2018, il conseguente blocco della funivia e l’isolamento che ancora oggi prosegue) e simbolo, proprio per i recenti e tormentati trascorsi, dell’identità, della storia e della tradizione locale da tutelare e valorizzare.

Oltre al “masso delle croci” – indicato tra i punti di interesse connessi al territorio nell’ambito del censimento – e alla Val Veddasca, figurano poi nell’elenco i Mulini di Piero e il piccolo borgo montano appartenente al Comune di Curiglia. Partecipare al voto è rapido ed intuitivo (di seguito, in fondo all’articolo, tutti i dettagli).

Come di consueto, i luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto con premi in denaro, mentre il luogo più votato via web diventerà protagonista di un video, storytelling o promozionale, realizzato a cura della Fondazione. Per i vincitori delle due classifiche speciali sono in palio complessivamente 20.000 euro. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione degli interventi in base al quale tutti i proprietari e i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.

Grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, che affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese sin dal 2004, la Fondazione ha sostenuto e promosso ben 119 progetti di recupero e valorizzazione di luoghi d’arte e di natura in 19 regioni. È stato inoltre possibile costruire una mappatura unica e spontanea di oltre 37.000 luoghi dalle tipologie più varie, che interessano oltre l’80% dei Comuni italiani. “Mai come oggi l’appuntamento con I Luoghi del Cuore ci riconduce a un po’ di ottimismo e all’auspicio di tornare presto ad apprezzare in ogni angolo dell’Italia il patrimonio artistico del Paese. Inserire i luoghi della sanità, alcuni veri e propri gioielli architettonici spesso trascurati e degradati, suggella il grande impegno di Intesa Sanpaolo per sostenere il servizio sanitario e la ricerca in questo difficile momento del nostro Paese. Gli ospedali, le case di cura, le farmacie sono testimoni silenziosi di sofferenza e meritano attenzione e tutela. Indicarli e votarli per il restauro è un modo genuino di esprimere la nostra gratitudine ai medici e paramedici che quotidianamente vi lavorano”, ha commentato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.

La forza del censimento del FAI non si ferma qui: grazie all’estesa attività di sensibilizzazione che lo caratterizza, la partecipazione all’iniziativa permette di dare risonanza alle richieste delle comunità, creando collegamenti con istituzioni e stakeholder locali: collaborazioni virtuose che in alcuni casi consentono la rinascita di beni in stato di degrado, di abbandono o addirittura a rischio scomparsa, attraverso lo stanziamento di fondi aggiuntivi rispetto a quelli resi disponibili da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto.

“Il FAI chiama a raccolta gli italiani intorno al patrimonio della nazione e indice un nuovo censimento de I Luoghi del Cuore. Così lasciamo per un momento l’io e la sua casa per dedicarci agli altri e ai luoghi che ciascuno predilige. Siamo individui ma anche nodi di un tessuto nazionale di cui siamo parte e che ci protegge (come si è visto con il nuovo temibile virus). Il FAI è una fondazione della società civile sostenuta principalmente da iscritti e sostenitori. Non ci interessa competere per il potere e per la ricchezza, come spesso avviene nella politica e nel mercato; ci preme invece unirci a tutte le istituzioni culturali per cooperare al vero, al bene e al bello della Patria e dei concittadini. Italia ti amiamo”, ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente FAI.

Per poter partecipare al censimento, data l’emergenza sanitaria, ci sarà una prima fase in cui si voterà esclusivamente on line sul sito www.iluoghidelcuore.it. Da quando sarà possibile, la raccolta voti avverrà anche attraverso il canale cartaceo, con moduli di raccolta voti dedicati a ogni luogo del cuore, scaricabili sempre dal sito internet dedicato.

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