Varese | 5 Maggio 2020

Coronavirus, Varese: il lavoro di Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia riconosciuto nel mondo

Le raccomandazioni varesine sulla sicurezza nei due reparti dell'Ospedale di Circolo sono state pubblicate su prestigiose riviste internazionali

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Negli ultimi due mesi, l’emergenza COVID-19 ha sconvolto le attività assistenziali, chirurgiche ed ambulatoriali, dell’Ospedale di Varese, così come di tutta la sanità lombarda, esponendo il personale sanitario a nuove sfide, per ottimizzare le cure dei pazienti critici e, al tempo stesso, minimizzare le contaminazioni virali fra gli operatori sanitari in ambiente ospedaliero.

Anche i medici e gli infermieri dei reparti di Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia dell’ASST Sette Laghi hanno vissuto questi momenti così drammatici, rispondendo all’emergenza con grande professionalità. Per proseguire in sicurezza le loro attività, le due divisioni, legate da una collaborazione ventennale, hanno messo a punto raccomandazioni precise e dettagliate per la gestione sicura ed efficace delle patologie nasosinusali e del basicranio, patologie per cui sono centro di riferimento a livello italiano e opinion leader su scala mondiale.

I percorsi clinici e le precauzioni per la gestione di queste patologie complesse durante il periodo Coronavirus messe in atto dai due reparti varesini sono state adottate dalla Società Italiana del Basicranio e sono state recentemente recepite e pubblicate anche sul giornale della Società Americana di Rinologia come esempio di gestione efficace e sicura. Il professor Paolo Castelnuovo, direttore dell’Otorinolaringoiatria e il professor Davide Locatelli, direttore della Neurochirurgia, autori delle linee guida, hanno espresso soddisfazione per l’apprezzamento del loro lavoro ottenuto a livello italiano ed internazionale. “Cerchiamo di stratificare i pazienti in base al livello di urgenza ed offrire le cure necessarie a tutti, senza rinunciare alla sicurezza per il nostro personale sanitario” hanno dichiarato.

Anche le attività ambulatoriali dei due reparti, che implicano spesso indagini diagnostiche endoscopiche delle prime vie aeree, rappresentano procedure molto delicate in periodo di Coronavirus, per il rischio di aerosolizzazione delle particelle virali nei pazienti potenzialmente infetti. Per questo, sotto la guida della dottoressa Francesca De Bernardi, responsabile dell’otorinolaringoiatria pediatrica e territoriale dell’ASST Sette Laghi, sono state messe a punto delle “good practices” in tema di organizzazione dell’attività ambulatoriale, che prevedono uno “scaglionamento” degli accessi, un utilizzo di presidi di protezione individuali specifico per ogni procedura e una tecnologia videoendoscopica all’avanguardia per ridurre i rischi di contaminazione sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Anche queste raccomandazioni gestionali ambulatoriali sono state molto apprezzate e subito adottate in molti altri ospedali lombardi, fino ad essere pubblicate, nei giorni scorsi, sulla rivista americana The Laryngoscope, a riprova della loro praticità ed efficacia.

Un’altra grande sfida che i clinici dell’ospedale di Varese si troveranno ad affrontare sempre di più nei prossimi mesi è quella di offrire cure adeguate per i pazienti colpiti da patologie gravi come quelle oncologiche, nonostante la riallocazione delle risorse sanitarie necessaria per fronteggiare la pandemia. In particolare, i pazienti affetti da tumore maligno della testa e del collo sono ad alto rischio non solo di infezione da Coronavirus, per il loro stato immunitario compromesso, ma anche di rapida progressione della loro patologia tumorale se non trattata tempestivamente. È proprio questo l’allarme lanciato dal dottor Mario Turri Zanoni, dirigente medico del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Varese, che ha recentemente pubblicato un editoriale sulla rivista Head & Neck, giornale ufficiale della Società Americana di Oncologia Testa-Collo, per sottolineare la criticità delle cure per i pazienti affetti da tumore maligno naso-sinusale e del basicranio, patologie per cui la clinica otorinolaringoiatrica e neurochirurgica dell’ospedale di Varese sono centro di riferimento italiano.

Tutte le raccomandazioni e le procedure da seguire per la cura delle patologie nasali e del basicranio durante il periodo Coronavirus saranno presentate dal professor Paolo Castelnuovo, Presidente della Società Italiana del Basicranio, durante una videoconferenza online che si terrà venerdì 15 maggio alle ore 17, che si preannuncia già come un evento importante nel panorama otorinolaringoiatrico e neurochirurgico italiano.

C’è un lavoro costante, giornaliero, che non conosce festività e orari, che anima il personale sanitario delle cliniche di otorinolaringoiatria e neurochirurgia dell’Ospedale di Varese e che coinvolge anche la ricerca scientifica in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria a cui esse afferiscono. La bella notizia è che la qualità di questo lavoro e la sua efficacia in termini di sicurezza e appropriatezza sono state riconosciute a livello nazionale ed internazionale, come dimostra l’attenzione del mondo scientifico per le raccomandazioni varesine, che sono state recepite e pubblicate sulle prestigiose riviste statunitensi.

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