“Entro lunedì 4 maggio saranno riaperti altri valichi tra Italia e Svizzera. É un risultato del lavoro della nostra diplomazia e del Governo, che ha visto impegnato anche il premier Conte”. A riferirlo è il senatore del Partito democratico, Alessandro Alfieri, impegnato insieme ad altri parlamentari rappresentanti del territorio come Niccolò Invidia (M5S) e Maria Chiara Gadda (IV).
“Da lunedì sarà quindi più scorrevole il passaggio della frontiera per i nostri lavoratori e si creeranno meno imbuti alle dogane principali – continua Alfieri -. Non tutti i valichi però riapriranno, il trattato di Schengen è sospeso e quindi Italia e Svizzera apriranno solo le dogane che sarà possibile presidiare per mettere in campo tutti i controlli necessari per contrastare la diffusione del Coronavirus” .
Da quanto si apprende saranno tre le dogane nell’alto Varesotto che riapriranno e che si andranno ad aggiungere a Lavena Ponte Tresa, Zenna e Gaggiolo, con l’obiettivo di rendere il traffico più scorrevole a quei migliaia di frontalieri che quotidianamente, dopo la riaperture di alcune attività, si recano al lavoro in Canton Ticino.
“Siamo soddisfatti per l’allentamento delle restrizioni d’entrata in Svizzera. Dall’11 maggio – spiega il deputato 5 Stelle Niccolò Invidia -, sarà inoltre nuovamente possibile il ricongiungimento familiare in Svizzera per i cittadini svizzeri e dell’UE. I controlli alla frontiera saranno per contro mantenuti”.
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