Non riuscendo ad assimilare l’attesa per conoscere le disposizioni del governo relative alla “Fase 2” dell’emergenza sanitaria in corso, una coppia di coniugi milanesi ha stabilito da sé l’allentamento delle misure restrittive, utilizzando l’autocertificazione per giustificare uno spostamento, dalla città all’alto Varesotto, palesemente oltre i limiti consentiti.
Compilato il modulo, con motivazioni che non avrebbero lasciato particolari spazi interpretativi, in caso di controlli, la coppia è partita nella giornata di venerdì scorso alla volta di Due Cossani, frazione di Dumenza, paese in cui l’uomo, settantadue anni, risulta avere la residenza, pur condividendo il domicilio a Milano con la consorte, di anni sessantotto.
Il viaggio verso le valli luinesi e il lago si è concluso davanti agli agenti della Polizia locale, con la verifica dell’autocertificazione dell’uomo (“mi sono spostato dal mio domicilio di Milano per adempiere alle cure dell’orto sito nel luogo di mia residenza”) e di quella della donna: “Mi sono spostata dalla mia residenza di Milano per stare insieme a mio marito che sto aiutando nella cura dell’orto“.
L’oasi verde in questione sarà indubbiamente oggetto delle scrupolose attenzioni di entrambi i proprietari, almeno fino al 9 maggio, giorno in cui terminerà la quarantena in valle della coppia, imposta con ordinanza dal sindaco di Dumenza, Corrado Nazario Moro, come misura precauzionale data l’impossibilità – al momento delle verifiche – di stabilire con certezza le condizioni di salute dei coniugi milanesi, e di risalire ad eventuali contatti con persone affette da conoravirus.
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