Canton Ticino | 10 Marzo 2020

Trota fario in Ticino, esemplari allevati troppo diversi da quelli dei fiumi da ripopolare

Il Dipartimento del territorio comunica che l’Ufficio della caccia e della pesca ha terminato l’indagine sulla caratterizzazione genetica delle trote ticinesi

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Il Dipartimento del territorio comunica che l’Ufficio della caccia e della pesca ha terminato l’indagine sulla caratterizzazione genetica delle trote ticinesi. Tra ipotesi confermate e qualche sorpresa, i risultati permetteranno soprattutto di migliorare le pratiche di ripopolamento nei fiumi.

Il campionamento effettuato nel 2019 ha permesso di raccogliere ed analizzare 1697 campioni di tessuto di trota, 359 dei quali provenienti dalle piscicolture, 1223 dai corsi d’acqua e 115 da campioni di riferimento per un totale di 40 fiumi e 10 impianti di piscicoltura investigati.

Le analisi genetiche sono state condotte secondo le conoscenze e le tecniche più aggiornate in materia e hanno rivelato una grande variabilità tra le diverse popolazioni naturali che risultano in buona parte significativamente differenti le une dalle altre.

Lo studio ha permesso di dimostrare che i ceppi di trota originariamente presenti nei corsi d’acqua ticinesi (trota marmorata S. marmoratus e trota fario adriatica S. cenerinus) sono praticamente scomparse e se ne ritrovano solo delle tracce, a seguito della massiccia immissione della trota fario atlantica (S. trutta) utilizzata per le pratiche di ripopolamento. L’unica eccezione risulta essere quella delle popolazioni del fiume Melezza dove sono stati riscontrati individui di trota marmorata con un elevato grado di purezza. Analisi più approfondite verranno effettuate sull’intera asta fluviale per valutare la conservazione di questo importante endemismo.

I risultati hanno anche evidenziato che le trote attualmente presenti nelle piscicolture ed utilizzate per le pratiche di ripopolamento non risultano idonee, in quanto presentano delle differenze piuttosto marcate rispetto alle trote campionate nei corsi d’acqua ricettori. Le variazioni maggiori si riscontrano nei fiumi dove ha luogo una buona riproduzione naturale.

Per migliorare le pratiche di ripopolamento dovranno quindi essere presi dei provvedimenti logistici e gestionali. In particolare saranno da rinnovare gli stock di pesci riproduttori presenti negli allevamenti. Nel contempo verranno sviluppate nuove strategie di ripopolamento in grado di tutelare maggiormente la riproduzione naturale nei corsi d’acqua.

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