Profumano di speranza i piatti realizzati dai detenuti delle carceri di Varese, Como, Milano Bollate e Milano Opera che tornano in libreria con una nuova edizione di Cucinare al fresco. Il magazine, dedicato alle ricette dell’inverno, sostenuto dal Lions Club di Cernobbio, è ormai un appuntamento fisso e, nelle 24 pagine, vengono racchiusi i segreti di decine di persone private della libertà.
Cucinare al fresco, oltre a essere diventata una testata giornalistica, è un incoraggiamento a non perdere mai le speranze, un invito a guardare oltre e a pensare di poter contribuire, con piccoli gesti, ad azioni che invogliano a fare qualcosa di buono.
Dopo il contributo dello chef bistellato Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore di Senigallia, che ha firmato l’edizione speciale di Natale, ora il progetto ha raggiunto un altro traguardo: la sperimentazione che coinvolgerà tutte le carceri italiane e i reclusi interessati.
È stato infatti siglato un accordo tra il Provveditorato Regionale della Lombardia, il direttore del carcere di Como e l’ideatrice del progetto Arianna Augustoni, un protocollo per poter sviluppare l’iniziativa nel maggior numero di Istituti e con tutti coloro che intendono apportare il proprio contributo.
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