Oggi, sabato 4 gennaio, presso la chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi in Forcora, è stato ricordato il vigile del fuoco Luciano Pettik, tragicamente morto il 2 gennaio del 1981, durante il pauroso incendio che lo ha visto impegnato con altri colleghi nei boschi della Veddasca in fiamme.
L’incendio aveva colpito una zona boschiva e il 43enne Luciano, caposquadra del reparto di Milano dei Vigili del fuoco, insieme ai suoi colleghi, era intervenuto per domare il rogo, perdendo tragicamente la vita.
Nel 2003, a ventidue anni dalla tragedia, fu inaugurato a cura della Provincia di Varese un cippo alla memoria di Luciano Pettik, collocato all’esterno della Chiesa dedicata alla Madonna della Neve, dove questa mattina è stata posizionata una corona in suo ricordo da parte del sindaco Fabio Passera, insieme agli Alpini sezione di Luino, ai vigili del fuoco della provincia di Varese e Milano, in servizio e congedo, ai volontari della Protezione civile di Maccagno. Con loro anche il figlio Maurizio, che all’epoca dei fatti aveva solo 11 anni.
“Anche quest’anno, è stata una grande emozione – racconta il sindaco Fabio Passera -. In quel lontano 1981 io ero solo un ragazzino, ma ricordo benissimo le tristi emozioni e lo sgomento di tutta questa zona. Spesso diamo per scontato la presenza e il lavoro dei vigili del fuoco, ma loro sono fondamentali per l’incolumità di tutte le persone. Proprio per questa ragione, per me il sacrificio di Luciano Pettik, davvero, non è stato invano”.
Una corona d’alloro è stata posata anche nel luogo esatto della scomparsa, all’interno del bosco, prima della Santa Messa che è stata celebrata da don Viniero Roncarati, a ricordo di Luciano, dal presidente Comunità Montana Valli del Verbano, Simone Castoldi.
“Sono onorato di aver partecipato a questa commemorazione – commenta il presidente Simone Castoldi -. Occasioni come queste servono da monito per le nuove generazioni, per far capire loro il valore di questi uomini e queste donne in divisa che quotidianamente mettono a repentaglio la loro vita a disposizioni di tutta la comunità. Credo sia necessario ritrovare quello spirito di solidarietà e il rispetto verso di loro, in un momento in cui la società, sempre più spesso, dimostra di aver poco senso civico e senso delle istituzioni”.
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