“Pur riconoscendo al signor Cerruto di aver tentato molteplici strade e strategie per una positiva risoluzione riguardo il futuro della Pro Loco di Luino, constatando la reale mancanza di prese di posizione concrete, desideriamo rivolgere a lui la preghiera di congelare la situazione fino alle prossime amministrative…”.
Con queste parole tornano sul caso Pro Loco, gli attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle, dopo le recenti polemiche tra il presidente dimissionario Peppe Cerruto e l’amministrazione comunale: “Il declino della Pro Loco – continuano i 5 Stelle – è targato amministrazione ‘Nuova Frontiera’, lo hanno certificato ben tre presidenti e fa sorridere il goffo tentativo di Pellicini di riparare in extremis, offrendo la disponibilità ad un incontro il 4 novembre, proprio ora che a fine mandato si trova in vista di nuove consultazioni”.
“Auspichiamo che con le prossime elezioni, venga eletta una giunta capace di accelerare sul turismo e sul risveglio di iniziative e attività ricreative di importanza fondamentale per la nostra tradizione e per il futuro del nostro territorio”, spiegano ancora.
“Se così fosse, il cuore battente di questa attività dovrà necessariamente essere la Pro Loco alla quale tutti i luinesi sono legati. Ci auguriamo – commentano ancora i pentastellati – che questo scritto serva a dare ancora un po’ di speranza a questa istituzione e che questo punto possa essere il fondo dal quale ripartire alla grande… ancora un po’ di pazienza…”.
“Ci auguriamo che questo scritto serva a dare ancora un po’ di speranza a questa istituzione e che questo punto possa essere il fondo dal quale ripartire alla grande – concludono -… ancora un po’ di pazienza la chiediamo anche a chi, temendo una disfatta si precipita ad inventare una soluzione lanciando il cuore oltre l’ostacolo… Una Proloco senza il supporto dell’amministrazione non può funzionare e una nuova avventura a queste condizioni sarebbe utile solo a demotivare nuovi protagonisti che invece dovrebbero essere tenuti da conto per una ripartenza ragionata e in pompa magna…”.
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