Varese | 2 Settembre 2019

Varese, la Festa della Resistenza macchiata da atti vandalici di stampo neofascista

Due le incursioni durante la festa organizzata alla Schiranna, alcuni militanti hanno rubato bandiere dell’ANPI e di Arcigay ed esposto uno striscione fascista

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Nel weekend appena trascorso si è tenuta la tradizionale “Festa provinciale della Resistenza” organizzata dall’ANPI di Varese presso l’area feste della Schiranna di Varese, e il clima è stato rovinato dalle incursioni di militanti di estrema destra nelle notti di venerdì 30 e sabato 31 agosto.

Si sono infatti verificati gravi episodi di atti vandalici, nel primo i neofascisti sono entrati in azione all’interno della dell’area feste, rubando delle bandiere dell’ANPI e dell’Arcigay, presente con il proprio stand.

Il secondo episodio è avvenuto domenica mattina, quando i volontari dell’ANPI si sono trovati di fronte, appeso alla rete dell’area feste, uno striscione con la scritta “Varese è fascista” firmato Do.Ra, Comunità dei Dodici Raggi, associazione di estrema destra (il movimento ha rivendicato solo l’affissione dello striscione, dichiarandosi non responsabile per gli altri atti vandalici).

La risposta dell’ANPI è stata invitare tutti gli antifascisti e i cittadini democratici a partecipare alla festa, esprimendo così solidarietà concretamente, per dare una risposta popolare e concreta alle azioni dei militanti estremisti.

All’associazione dei partigiani sono poi arrivati diversi messaggi ufficiali di solidarietà, in primis da Davide Galimberti, il sindaco della città di Varese, che ha dichiarato sui social: “Vandali, incivili, teppisti e antidemocratici ecco chi sono coloro che hanno collocato lo striscione che di certo non rappresenta, e non rappresenterà mai, Varese. Varese è antifascista”.

Anche Forza Italia ha poi espresso convinta solidarietà all’ANPI tramite la dichiarazione del commissario provinciale di Varese Giacomo Caliendo che ha dichiarato: “Si tratta di una solidarietà e una condanna che trovano ragione nei principi fondanti di Forza Italia e che si richiamano ai valori di libertà e democrazia della nostra Costituzione. Tutti possono esprimere liberamente le proprie idee, ovviamente con metodi civili, ma non può essere dimenticato il contributo della resistenza alla costruzione della nostra Repubblica che ha assicurato il ristabilimento delle libertà democratiche e delle relative garanzie in un contesto di convivenza civile, oltre a settanta anni di pace senza guerra.”

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