Bedero Valcuvia | 17 Agosto 2019

A Bedero Valcuvia pienone per la “Grande Tombolata” a Ferragosto

Una piazza stracolma ha accolto il tradizionale evento della piccola comunità della Valcuvia, centinaia i partecipanti tra divertimento, condivisione ed allegria

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(articolo di Cesi Colli – foto di Luca Luppi) A Ferragosto, come sempre, tutti sono stati invitati alla “Grande Tombolata” sul piazzale della chiesa di S. Ilario a Bedero Valcuvia, che si è raramente vista così stracolma.

E’ un piacevole appuntamento fisso, una consolidata tradizione, alla quale tutti partecipano con entusiasmo perché la tombola, momento di unione e di divertimento, è un vecchio gioco, che ha da sempre un sacco di appassionati. Chi, infatti, non conosce la tombola? Chi non ha passato tanti momenti di divertimento insieme a famigliari e amici nella speranza che la propria cartella fosse la prima ad essere completata?

Anche a Bedero questo incontro ferragostano vede ogni anno un numero sempre crescente di partecipanti, che, indipendentemente dall’età, si riuniscono per un momento di spensieratezza, aspettando che dall’ambo si passi al terno, alla cinquina e… infine alla tombola!

La manifestazione ha avuto successo anche per la presenza di quel folto gruppo di ragazzi, che già avevano partecipato come animatori al Grest estivo. Fin dal mattino si sono ritrovati insieme al loro don e hanno lavorato per allestire al meglio la serata. Evidentemente il Grest non è stato per loro solo un gioco divertente, ma è stata un’esperienza che li ha fatti crescere, arricchire, interrogare e ritrovarsi migliori.

Scegliere d’essere animatore è, infatti, una decisione di valore perché vuol dire prima di tutto confrontarsi con sé stessi e con alcuni concetti indispensabili che caratterizzano il modo di vivere e di essere; vuol dire imparare a lasciarsi cambiare per saper svolgere in maniera adeguata il proprio servizio all’oratorio e nella vita. Il Grest è stato, dunque, il punto di partenza per un percorso personale positivo e significativo. Non dobbiamo, però, dimenticare che se ci sono stati tali risultati significa anche che c’è stato chi ha saputo sapientemente guidare ed accogliere questi giovani.

I nostri ragazzi, dopo aver lavorato tutto il giorno, hanno animato la S. Messa delle 18 e, poi, una grande tavolata sul sagrato della chiesa li ha visti felici intorno a un bel piatto di pastasciutta, cucinato da Enza e Mario, coppia formidabile nella vita e… in cucina!

Ha vivacizzato la tombolata la simpatia dell’animatore di tutte le nostre serate, Pigi, capace di portare tanta allegria con le sue barzellette, le sue freddure, i suoi indovinelli e i suoi quiz: una risata migliora sempre l’umore di tutti! E per chi indovinava c’era sempre un premio!

Sul palco è stata allestita una scenografia degna di uno “show televisivo”, con tanto di vallette molto carine, con un bel vestito tutto scintillante (giovani ragazze dell’oratorio, che si sono prestate con ironia a sostenere la parte!). Il gioco è stato vivacizzato dalla presenza dei bambini, che hanno fatto a gara ad estrarre i numeri vincenti.

Ci si è divertiti in allegria e semplicità, giocando tutti insieme, ma anche con un po’ di rivalità, perché la vincita del primo premio è il sogno che tutti hanno nel cassetto! I premi erano numerosi e anche importanti: primo premio un computer! Il buffo è stato che il secondo premio, una bicicletta, è stato acquisito dallo stesso signore che già l’aveva vinto l’anno scorso!

Oltre al gruppo degli animatori, è giusto dire che l’organizzazione della serata è nata dalla buona volontà, dalla collaborazione e dalla condivisione di tutta la comunità: c’è chi si è impegnato a raccogliere i premi; chi li ha pazientemente confezionati perché anche il premio più semplice avesse una bella veste; chi ha aiutato ad allestire la scenografia, chi l’impianto suoni e luci; chi ha condotto il gioco, cioè il presentatore e le sue “vallette”… A tutti “grazie”!

Ma chi ha decretato il vero successo della serata, i protagonisti della grande tombolata sono stati coloro che hanno partecipato perché le cartelle acquistate sono state veramente tante: è, infatti, proprio con questo gesto che entra in gioco la solidarietà perché il ricavato di questo evento sarà donato al nostro oratorio.

Il parroco spera che questo gruzzolo possa essere la base per dotare l’oratorio di un altro bagno perché la presenza di centoquaranta bambini durante l’estate con un solo servizio è stata un po’ fonte di crisi… In secondo luogo, (ed è forse il principale!) tanta partecipazione ci fatto ancora una volta sperimentare la bellezza dello stare insieme, la gratuità del donare, la soddisfazione di contribuire al bene comune.

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