Luino | 3 Marzo 2019

La storia di Pierino: nato nel centro storico di Luino, è diventato un grande scrittore

Un viaggio nella vita del noto scrittore luinese che, partendo dal paesino lacustre, ha conquistato il mondo della letteratura. Il ricordo a 32 anni dalla morte

Tempo medio di lettura: 3 minuti

(fonte Eco del VaresottoPierino Angelo Carmelo, detto “Piero”, di Eugenio Chiara e Virginia Maffei, nacque a Luino, in via Felice Cavallotti 2, il 23 marzo 1913.

Il suo percorso scolastico, caratterizzato fin dalle scuole elementari dall’alternarsi di successi e di insuccessi per insofferenza a regole e disciplina più che per difficoltà intellettive, si concluse nel giugno del 1929 con il conseguimento, da privatista, della licenza complementare.

In questi anni di travaglio scolastico iniziò a coltivare una grande passione per la letteratura italiana e straniera e per la ricerca d’archivio che farà di lui una personalità di ampia e vasta cultura, in grado di affrontare, con proprietà di linguaggio e ricchezza di contenuti, qualsiasi tematica.

Dopo alcune esperienze lavorative in Italia e all’estero, nel 1932 partecipò a un pubblico concorso per aiutante volontario di cancelleria, bandito dal Ministero di Grazia e Giustizia, che gli permise di ottenere un impiego prima presso la Pretura di Pontebba, poi di Aidussina, di Cividale del Friuli e, nel 1934, di Varese, impiego da cui si congederà nel dicembre del 1957.

La sua attività giornalistica ebbe inizio nel marzo del 1932 con collaborazioni a «L’Avvenire del Verbano», «La Provincia di Varese», «Il Corriere del Verbano», «Il Gazzettino di Venezia» e, via via, a giornali e riviste sempre più importanti. La competenza in materia d’arte, che iniziò a palesare in questo periodo, lo portò poi a scoprire e a valorizzare talenti della pittura italiana e ad assumere un ruolo importante nel mercato dell’arte.

Il 20 ottobre 1936 sposò la zurighese Jula Scherb che lo rese padre di Marco nel 1937 e da cui si separò, dopo una complicata convivenza, nel 1946. Per un ordine di cattura emesso dal tribunale Speciale Provinciale di Varese nei suoi confronti per vilipendio al fascismo perpetrato presso il Tribunale di Varese il 25 aprile 1943, Chiara fu costretto a rifugiarsi, nel gennaio del 1944, in Svizzera, ove rimase, dopo esperienze in vari campi di internamento di Busserach, Tramelan, Granges Lens, Loverciano e come insegnante di Lettere e Filosofia presso il Liceo del Collegio Montana di Zugenberg, nel Cantone di Zug, per tutto il periodo bellico.

Qui conobbe e frequentò letterati svizzeri, iniziò a collaborare con i più importanti giornali ticinesi e si dedicò con particolare coinvolgimento all’arte poetica. In Svizzera, il 25 aprile 1945 fu pubblicata, per interessamento di don Felice Menghini, poeta e letterato svizzero presso la Tipografia della Famiglia Menghini di Poschiavo, la sua raccolta di versi Incantavi e, sempre nella Confederazione elvetica, vennero stampati nel 1950 i suoi ricordi svizzeri raccolti nel volume Itinerario svizzero.

Nel 1955 Chiara iniziò una relazione affettiva con Irma Adele Buzzetti detta “Mimma”, che ufficializzerà con il matrimonio il 26 ottobre 1974 celebrato nel Municipio di Luino. Dalla seconda metà degli anni Cinquanta intensificò la sua attività letteraria come narratore, saggista, traduttore, giornalista e come critico letterario e d’arte.

Dopo la raccolta di racconti Dolore del tempo edita nel 1959, diede alle stampe il suo primo romanzo di successo Il piatto piange cui seguirono con cadenza annuale, La spartizione, Il balordo, I giovedì della signora Giulia, Il pretore di Cuvio, La stanza del vescovo, Il cappotto di astrakan, Una spina nel cuore e Vedrò Singapore.

Di questi romanzi parecchi trovarono trasposizione filmica a cui Chiara collaborò come sceneggiatore per opera d’importanti registi quali Vittorio Barino, Pasquale Festa Campanile, Alberto Lattuada, Paolo Nuzzi, Dino Risi, Marco Vicario. Numerose furono le raccolte di racconti da lui pubblicate: Con la faccia per terra, L’uovo al cianuro, Le corna del diavolo, Viva Migliavacca!, 40 storie negli elzeviri del «Corriere», Il capostazione di Casalino e la raccolta di racconti per ragazzi Le avventure di Pierino al mercato di Luino. La sua vena letteraria fu attiva e prolifica fino agli ultimi attimi della sua vita.

Si spense a Varese il 31 dicembre 1986, ma riposa nel cimitero di Luino che aveva eletto a sua ultima dimora.

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