Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha nominato, ieri sera, nel corso della seduta di Giunta, i nuovi direttori generali che a partire dal primo gennaio dirigeranno le otto ATS, le ventisette ASST e i quattro IRCCS della Lombardia. La nomina relativa all’Azienda Regionale Emergenza Urgenza non era in programma in quanto il contratto scadrà a dicembre 2020.
Nel territorio di competenza della provincia di Varese sono stati nominati diversi nuovi direttori: all’ATS dell’Insubria, Lucas Maria Gutierrez, che ricopriva il ruolo di direttore socio-sanitario dell’ASST dei Sette Laghi, sostituisce Paola Lattuada; all’ASST dei Sette Laghi, invece, arriva da Biella Gianni Bonelli che prenderà il posto di Callisto Bravi. Quest’ultimo al momento non ha ricevuto alcun altro incarico.
“La scelta del Presidente Fontana a Varese è stata quella di nominare i nuovi Direttori Generali di Ats e Asst utilizzando il metodo delle quote del Buon Senso. Sono stati scelti, ai vertici delle due Asst della nostra provincia, i migliori profili a disposizione – spiega Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia -. Alla guida dell’Asst dei Laghi è stato scelto Gianni Bonelli, attuale Dg di Biella. Mentre all’Asst Valle Olona arriverà Eugenio Porfido, attuale Dg di Savona due stimatissimi professionisti che dovranno gestire le sfide del futuro. Per quanto riguarda Busto e Gallarate, la realizzazione del nuovo ospedale. Per Varese far ripartire il rapporto con l’università e rilanciare il sistema città che non ha espresso il massimo nell’ultimo periodo. Molto soddisfacente la scelta di continuità per quanto riguarda l’Ats, dove viene promosso Lucas Gutierrez, storica e stimatissima figura della Sanità varesina”.
“Non c’è innovazione, sono sempre gli stessi nomi che cambiano di postazione – dichiara il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul -. Ha scelto ancora una volta la politica, facendo prevalere logiche che hanno a che fare più con la vicinanza che con il merito. La Lega ha fatto man bassa e ci sono ancora più nomi targati politicamente rispetto al passato. Le nomine di oggi sono un passo indietro rispetto alla scorsa legislatura, perché Maroni, anche grazie alla selezione effettuata con il test, aveva dovuto orientare le proprie scelte in modo un po’ diverso da come le forze politiche avrebbero voluto. Sappiamo che anche oggi ci sono stati tensioni e malumori in maggioranza e questo potrebbe avere conseguenze sulla giunta Fontana, già fiaccata dalle difficoltà dettate dal disallineamento con la maggioranza romana”.
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