Luino | 15 Dicembre 2018

Da Luino continua la battaglia contro le slot machine, ora la palla passa ai sindaci

L'assemblea del Piano di Zona ha approvato l'iter da seguire: dal 18 dicembre i sindaci potranno emettere l'ordinanza, tre fasce di orario di chiusura da febbraio

Da Luino al via la battaglia contro le slot machine, ora la palla passa ai sindaci del territorio
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Si è tenuta giovedì sera, in sala consiliare a Luino, l’assemblea dei sindaci del distretto di Luino, riunitisi per portare avanti il progetto relativo al contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Ora, dopo l’approvazione della proposta di adozione del provvedimento la palla passa ai primi cittadini del territorio che, eccezion fatta per il comune di Mesenzana, l’unico dei ventiquattro comuni a non aver approvato il regolamento (“per tutelare le attività commerciali del posto”), che porterà i primi cittadini ad emettere l’ordinanza sindacale e attuare le direttive: un giro di vite per restringere gli orari di accensione delle macchinette slot presenti nei bar, locali e sale gioco del territorio dalle 7.30 alle 9.30dalle 12 alle 14, nella pausa pranzo, e dalle 19 alle 21, orario cena.

Ad essere presenti diciassette dei 24 comuni del Piano di Zona (assenti Mesenzana, Marzio, Cremenaga, Cugliate Fabiasco, Tronzano Lago Maggiore, Castelveccana e Valganna), che hanno votato all’unanimità, dopo un lavoro di oltre un anno e mezzo iniziato nel luglio 2017la proposta che sarà presentata nelle giunte comunali a partire dal 18 dicembre, mentre l’ordinanza sarà valida a partire dal prossimo 20 febbraio.

“Dal mese di luglio ad oggi – spiega il presidente del Piano di Zona, Fabio Passera -, tutti i comuni tranne uno hanno approvato il regolamento. Abbiamo scelto le tre fasce orario di chiusura per provare ad interrompere il gioco compulsivo, quello che fa perdere la percezione del tempo ai danni delle vite familiari. Abbiamo il dovere di garantire la salute pubblica di tutti i cittadini. Tengo a ribadire ancora una volta che non è un procedimento contro gli esercenti e neanche contro chi gioca consapevolmente. Vogliamo solo tutelare i più deboli: questo è il luogo adatto, siamo qui per questo, per parlare di solidarietà. Diamo due mesi di tempo ai gestori per organizzarsi con le modifiche degli orari del personale, decisione che dimostra come questo provvedimento non sia punitivo. I nostri comandi di Polizia Locale nel frattempo si stanno formando, per controllare concretamente tutte le sale interessate”.

L’idea è quella di partire e poi, nel giro di qualche mese, parlare con le associazioni di categoria e con gli esercenti, incontrandosi per capire cosa possa esserci da migliorare e quali sono le criticità. Preoccupazioni, però, sono state evidenziate dal vicesindaco di Cadegliano, Vincenzo Marseglia, che vuole scongiurare che qualche comune prenda la strada di Mesenzana, non facendo entrare in vigore l’ordinanza. Possibilità scongiurata da parte di Passera, ritenendo “fondamentale la coerenza di comportamenti tra Piano di Zona e ruolo in comune”.

Da Bedero Valcuvia, che non possiede in paese nessuna macchinetta slot, invece, è l’assessore Roberto De Zordi a lanciare un appello direttamente al sindaco di Mesenzana, Alberto Rossi, che lo invita a cambiare idea. “Ogni comune è confinante di qualcun altro, questo che è il suo ragionamento, riferendosi a Cassano Valcuvia, paese fuori dal distretto, credo proprio non stia in piedi. Dobbiamo approvare convintamente tutti, regolamento ed ordinanza”.

A prendere parola anche è l’assessora ai Servizi Sociali di Luino, Caterina Franzetti, da sempre in prima fila con il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino: “Un grazie a tutta l’assemblea per il grande lavoro condiviso in questi mesi, che si è rivelato molto complesso. Ringraziamenti anche al consiglio comunale luinese per aver votato il regolamento all’unanimità. Credo si tratti di uno dei più grandi provvedimenti sociali portati a termine dal territorio. Invito i commercianti a riflettere ancora una volta: 46 milioni di euro sono stati spesi lo scorso anno per ‘giocare’, se questi soldi fossero stati immessi nell’economia locale, sicuramente si sarebbero acquistati qualche pantalone e qualche camicia in più. Nel 2018 non possiamo permetterci di pensare di dare una corda a chi si vuole suicidare”.

Diversi poi gli amministratori che hanno richiesto un incontro con le forze dell’ordine prima di fare entrare in vigore l’ordinanza, per parlare delle problematiche legate ai controlli e al loro monitoraggio della situazione in tutti i locali interessati del distretto. Riunione che avverrà, molto probabilmente, entro fine gennaio.

A chiudere la girandola di interventi, prima dell’approvazione all’unanimità, salutata dall’applauso degli attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle presenti in aula, è proprio il vicepresidente del Piano, Mastromarino: “Un provvedimento politico nel campo del sociale molto importante. Noi difenderemo le nostre scelte, anche se sul piano nazionale pare che le strade siano diverse in questo momento e che le carte in tavola stiano cambiando. Non ci faremo intimorire e useremo qualsiasi strumento per garantire l’adozione dell’ordinanza”.

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