Luino | 23 Novembre 2018

Luino, alla scoperta dell’arte nelle chiese del territorio con Federico Crimi

Lo studioso spiega nel dettaglio la sua esperienza come catalogatore riconosciuto dalla CEI. "Un'emozione ritrovare capolavori dimenticati e scoprirne il valore"

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(Approfondimento a cura di Federico Crimi inerente il progetto della Conferenza Episcopale Italiana dedicato al censimento dei beni ecclesiastici a livello nazionale, qui trattato con particolare riferimento al patrimonio del territorio luinese)

Il piano è composto da un lavoro di catalogazione dei beni storico artistici presenti nelle chiese, inserito in un piano nazionale con cui la CEI ha deciso di promuovere la conoscenza di tutto l’immenso patrimonio di arte e fede presente nei luoghi sacri. La Conferenza Episcopale Italiana, fornisce ai catalogatori ufficiali un programma informatico per le operazioni che prevede l’assegnazione di un codice e l’individuazione di caratteristiche distintive per ogni singolo oggetto catalogato: quadri, statue, panche, calici, pissidi, patene, tuniche, candelabri, crocifissi ed altro.

Nel 2012, grazie alla Comunità Montana Valli del Verbano, è stato possibile avviare queste operazioni nelle chiese del territorio di Luino, iniziando da quelle mai indagate di Maccagno e della Val Veddasca. Dal 2016-2017 il capofila del progetto è l’Università Popolare di Luino. Nei due anni sono state inventariate le opere delle cinque parrocchie lacustri. Quest’anno, invece, scendendo verso sud, il processo ha coinvolto Germignaga e l’importante Brezzo di Bedero, la cui Canonica medievale ha rappresentato per secoli il centro spirituale, artistico e sociale della Valtravaglia.

Fondamentali in questo ambito le sinergie sul territorio. L’area finora coperta dalla catalogazione, rappresenta una delle più importanti zone della Diocesi di Milano. Per una volta, nonostante la proverbiale marginalità, non siamo indietro rispetto ad altri contesti. Tutto ciò è stato reso possibile da una stretta collaborazione tra amministrazioni pubbliche (la Comunità montana, appunto, e i comuni di volta in volta coinvolti), enti ecclesiastici (parrocchie, ma non solo: è fondamentale in questo percorso l’appoggio di monsignor Franco Agnesi, vicario episcopale di Varese, e di don Giuseppe Vegezzi che è subentrato alla carica) e fondazioni bancarie (dapprima la Fondazione del Varesotto, che sin dall’inizio e con continuità ha premiato questo genere di lavoro, e dal caso di Luino in poi, anche la Fondazione Unione Banche per Varese e l’Ubi Banca).

Al termine del lavoro, i dati raccolti in ogni singola parrocchia vengono inviati alla CEI a Roma per la validazione. Tutto il materiale confluisce poi in un sito internet consultabile dal pubblico (beweb), fatti salvi ovvi criteri di sicurezza, nonché sulle piattaforme dell’arma dei carabinieri e del ministero dei Beni Culturali. E’ evidente il risultato in termini di tutela: d’ora in poi ogni oggetto, corredato di codice e foto, diventa, per così dire, tracciabile in caso di furto.

Io e Maurizio Isabella siamo catalogatori riconosciuti dalla CEI. Svolgiamo con entusiasmo quest’attività dal 2012. Ogni volta è un’emozione che si rinnova, trovare nelle soffitte delle chiese, così come nelle cantine delle case parrocchiali, beni dimenticati. E scoprirne il valore. In più di un caso ci è capitato di mettere le mani su classici “capolavori in soffitta“, di cui tanto si parla a proposito del patrimonio italiano. A volte certi dipinti li abbiamo scovati tra pannelli di legno nel sottotetto di una chiesa, tornando dove a prima vista non avevamo notato nulla di particolare. In altri casi, addirittura, le opere erano murate dietro una parete che abbiamo potuto ispezionare solo grazie alla memoria di un sagrestano, il quale per fortuna aveva ancora contezza del fatto. Ma il bello inizia osservando l’oggetto più da vicino (dipinto, calice, candeliere o statua che sia), iniziando la fase di analisi per capire il materiale, l’epoca, la bottega o l’ambito di produzione. La quantità di informazioni acquisite è puntualmente superiore alla lettura approfondita di un manuale o di un saggio.

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