Laveno Mombello | 30 Settembre 2018

Da Laveno a Torino, a Matteo Pizzolante il concorso internazionale “Vanni Autofocus 10”

Il premio è nato dieci anni fa con lo scopo di promuovere le giovani espressioni artistiche emergenti. Grande soddisfazione per l'artista 29enne lavenese

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Matteo Pizzolante, 29enne di Laveno Mombello, è il vincitore della decima edizione del Concorso Internazionale per giovani artisti promosso da “Autofocus”, presso lo showroom Vanni nel cuore di Torino.

Il premio è nato dieci anni fa con lo scopo di promuovere le giovani espressioni artistiche emergenti, offrendo loro l’occasione di presentare al pubblico il proprio personale percorso di ricerca e pratica artistica attraverso un’esposizione sostenuta da Vanni Occhiali, con il patrocinio di GAI (Associazione Circuito giovani artisti Italiani), nella settimana torinese delle arti contemporanee, e con la collaborazione della piattaforma del circuito di Nesxt Festival – Independent Art Network.

Matteo Pizzolante, da qualche anno sulla scena artistica milanese, ha frequentato il Liceo Scientifico “Vittorio Sereni” di Luino e poi il Politecnico di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Brera con Vittorio Corsini, completando gli studi presso l’Hochschule für Bildende Künste di Dresda con Wilhelm Mundt e Carsten Nicolai.

Nonostante la giovane età il suo curriculum annovera importanti eventi in Italia e all’estero. In questi ultimi anni ha partecipato a “E’ il corpo che decide”, progetto di Marcello Maloberti promosso da Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla, a “Q-Rated, Ricerche sensibili”, promosso dalla “Quadriennale” di Roma, e a “Findyourgreatness”, mostra personale all’interno del Battistero S. Giovanni Battista di Castiglione Olona (VA). Nel 2017 è stato uno tra i finalisti del Premio San Fedele ed è stato invitato al “Festival Resonances II” presso il JRC (Joint Research Centre) di Ispra e al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

In questa occasione torinese il progetto “Extension” strutturato a più livelli e materiali (gasbeton, acciaio, moquette, cianotipie) invade tutto lo spazio della galleria in un’installazione tra scultura e fotografia, tra interazione di immagine e forme finalizzate a preservare l’unicità linguistica e compositiva dell’opera. Ciò che prevale è la relazione dialettica, ma anche la sorpresa percettiva e lo spaesamento, caratteristiche espressive presenti in molti lavori dell’artista intenzionate a dar vita ad una tensione psicologica ed emotiva.

La mostra si inaugurerà a Torino il 30 di ottobre e sarà curata dalla critica e storica dell’arte Olga Gambari, giornalista di “La Repubblica” e dal 2001 della rivista “Flash Art”.

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