Lavena Ponte Tresa | 12 Settembre 2018

Lavena Ponte Tresa, revocata l’ordinanza sull’acqua. “Investimento di 200mila euro sui filtri”

Il sindaco di Lavena Ponte Tresa spiega l'origine dei problemi e lancia un nuovo intervento: "Telecontrollo per monitorare disagi". Ecco il video pubblicato su Facebook

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Dopo l’ordinanza del 23 agosto scorso, dove il comune invitava la popolazione di Lavena e Piacco a bollire l’acqua prima dell’uso, e le segnalazioni dei cittadini riguardanti l’acqua sporca che arrivava in diverse case di Lavena Ponte Tresa, lo scorso 2 settembre, oggi il sindaco Massimo Mastromarino ha revocato l’ordinanza e in un video pubblicato su Facebook ha voluto chiarire la situazione e le criticità presenti su tutto il sistema idrico del paese.

“Per ovviare ai problemi evidenziati ad agosto – spiega il sindaco Mastromarino -, quando si sono verificati malfunzionamenti sul sistema di clorazione, abbiamo deciso con il gestore di intervenire predisponendo nei prossimi giorni un sistema di telecontrollo che ci permette di sapere immediatamente quelle volte nelle quali la clorazione per un guasto o per un errore umano potrebbe non funzionare”.

In quel caso sono state fatte le analisi e era stata emessa l’ordinanza. “Tra l’uno e il 2 settembre, invece – continua il primo cittadino -, in molte parti del paese, direi quasi a macchia di leopardo, tanti cittadini ci hanno segnalato che l’acqua arrivava giallognola e la cosa si verificava da un po’ di tempo. I motivi potrebbero essere relativi al fatto che il cloro inserito all’interno delle tubazioni, per contrastare i batteri, può aver smosso i sedimenti presenti oppure derivano dai filtri che non sono messi bene. Due risalgono alla fine degli anni ’80 e due alla fine degli anni ’90: probabilmente hanno perso la capacità di filtrare l’acqua e quasi sicuramente buona parte di situazioni di acqua torbida arrivata nelle case in questi giorni è dovuto a disagi nel sistema di filtraggio”.

L’amministrazione comune, nonostante il 6 settembre le analisi fossero risultate negative, ha effettuato ulteriori controlli in cinque abitazioni del paese riscontrando valori tutti al di sotto dei valori consentiti. “Per cambiare i filtri e i locali (quelli presenti nel video, ndr) abbiamo previsto un intervento di 200mila euro, una spesa strutturale dell’acquedotto – spiega ancora Mastromarino -. A questo si aggiungono anche gli 80mila euro spesi per sistemare il problema nelle sorgenti. Non stiamo sottovalutando il problema”.

Entro fine anno, inizio 2019, verranno così cambiati i filtri dell’acquedotto. “Rinunceremo a sistemare qualche opera pubblica, qualche marciapiede in meno, o qualche parco giochi in meno, ma pensiamo che la nostra comunità sarà d’accordo con noi perchè il problema della salute dei cittadini e dell’acqua potabile è al primo posto. Contestualmente – conclude Mastromarino -, ripuliremo da residui le altre tubazioni più vetuste in paese”.

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