Regione Lombardia lunedì, tramite una delibera di giunta, ha stanziato 500mila euro per il rischio idrogeologico in provincia di Varese. “Si tratta di un segnale importante e concreto verso il nostro territorio – afferma il consigliere regionale Marco Colombo -, a tutela e salvaguardia dell’incolumità pubblica”.
Il territorio dell’Alto Varesotto, infatti, è da sempre incline a calamità naturali che a volte causano dei veri e propri pericoli. Non ne è esente nessuna zona del territorio, dalla Valtravaglia alla Valmarchirolo, senza dimenticare la Veddasca e la Valcuvia. Da tempo, infatti, i sindaci del nord chiedono l’intervento da parte degli enti superiori (l’ufficio territoriale regionale “Ster” e AIPO, l’Agenzia interregionale del fiume Po, ndr) per effettuare determinati lavori che avessero l’obiettivo di limitare i rischi, per quanto possibile, di frane, smottamenti ed esondazioni.
Non da ultimi, infatti, gli interventi lungo il torrente Giona a Maccagno con Pino e Veddasca, o la sistemazione di alcuni torrenti che creavano non pochi problemi alla cittadinanza tra Agra e Dumenza. La prevenzione è la miglior cura e oggi le risorse regionali rispondono alle richieste delle amministrazioni.
“Bisogna ancora capire cosa si intende per manutenzione, visto che siamo tanti i comuni interessati – spiega il sindaco di Germignaga Marco Fazio -. Un segnale apprezzabile da parte di Regione, ringrazio il consigliere Emanuele Monti, ma sarà fondamentale che questo stanziamento non rimanga un ‘una tantum’. I fondi ci servono annualmente non solo per il taglio delle piante e per controllare la vegetazione, ma anche per eliminare il materiale che si accumula sotto i ponti e che, in caso di esondazioni, creerebbe non pochi problemi alla comunità. Oltre a questo, poi, ci sono alcune zone, che abbiamo già segnalato, dove bisogna sistemare l’arginatura perché spesso teatro di allagamenti”.
Di questi fondi, ben 200mila sono stati assegnati a Cunardo, Germignaga, Luino, Montegrino Valtravaglia, Brissago, Mesenzana, Grantola, Cassano Valcuvia e Ferrera di Varese, finalizzati alla manutenzione del torrente Margorabbia e dei suoi affluenti, mentre 150mila euro andranno a Laveno, Cittiglio, Brenta, Gemonio, Azzio, Casalzuigno, Cuvio e Cuveglio per la sistemazione idraulica del torrente Boesio e dei suoi affluenti.
Il lago Maggiore, verso la foce del fiume Tresa tra Luino e Germignaga, da anni è monitorato a causa di tutto il materiale che si deposita sul letto del fiume con sabbia, ghiaia, rami, tronchi e tanto altro. Questi potrebbero essere fondi utili per una prima sistemazione.
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