Luino | 8 Maggio 2018

Luino, giovani e sballo nel weekend: “Dati in aumento, non solo alcol”

Il responsabile dell'Unità operativa prevenzione e cura delle condizioni di dipendenza, Claudio Tosetto: "Manca la reale percezione del rischio"

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Il rapporto tra i giovani e lo sballo rientra oggi in un dibattito alimentato regolarmente da diverse voci, appartenenti ai professionisti di vari settori, ai protagonisti delle vicende, che spesso trovano posto nelle pagine di cronaca o davanti alle telecamere, e a chi assiste alle vicissitudini dei soggetti di cui si parla, con un grado di coinvolgimento più o meno marcato a seconda dei rapporti personali o del grado di parentela.

Spesso infatti sono i genitori a prendere la parola, e questo accade quando gli eventi della routine del finesettimana raggiungono o sfiorano il fatto tragico e l’irrimediabile, ma anche quando le “cattive abitudini” entrano sotto forma di dato statistico nei grafici che raccontano l’andamento del fenomeno a livello locale o nazionale. Tra euforia adolescenziale ed emergenza vera.

A tenere banco sono quindi anche i numeri del “divertimento”, con relative dinamiche, che scatta quando si spengono le luci del giorno, il segnale del meritato riposo dopo gli impegni lavorativi o scolastici. A tenere banco è il banco stesso, quello di un bar o di una discoteca, dove i propositi di relax e svago possono eludere i freni inibitori di chi li esercita, portando il film della serata su un set completamente diverso.

Ne parla oggi, attraverso le pagine de La Prealpina, Claudio Tosetto, il responsabile dell’Unità operativa prevenzione e cura delle condizioni di dipendenza dell’ASST Sette Laghi. “Quando arrivano in Pronto soccorso sono in una situazione più sicura, almeno in un contesto di cura. Il pericolo è quando non si recano lì, ma sulle strade con moto o automobili, con un tasso alcolemico fuori dai limiti. Non mi riferisco quindi solo a giovani minorenni – ha specificato il medico -, ma anche a giovani adulti, dai 20 ai 30 anni“.

Ed ecco i numeri di cui sopra, tratti dall’attività di monitoraggio del Centro dipendenze giovanili di Varese, che già alcuni mesi fa sottolineava, in occasione di un convegno organizzato dall’ASST Sette Laghi, dal titolo “Droghe e dipendenze nei giovani d’oggi”, il punto d’incontro tra il consumo oltre misura di birre e cocktail e le sostanze stupefacenti, sempre più varie e facilmente reperibili. Dati in aumento comunica il Centro, ma senza una reale percezione del rischio.

“C’è anche chi finisce in ospedale – continua Tosetto -, per assunzioni miste che riguardano cannabinoidi, alcol, cocaina ed in alcuni contesti sociali ci sono anche le anfetamine. Sono lo sballo del sabato sera di chi crede di divertirsi così perché c’è questo, c’è solo questo con cui divertirsi. Abbiamo genitori che raccontano di figli che tornano a casa la domenica pomeriggio e dormono fino all’indomani, fino all’orario per andare a lavoro”.

Tra questi c’è il caso di una madre luinese, la quale ha affidato al quotidiano locale il racconto di una notte di eccessi che ha condotto la figlia ad un fine corsa non preventivato: il lettino del Pronto Soccorso.

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