Luino | 28 Aprile 2018

Dalla Campania a Sarajevo, la Croce Rossa di Luino in prima fila per aiutare le persone

Il presidente Buchi: "Salute e sicurezza devono essere centrali per tutti coloro che rappresentano il nostro emblema. I volontari sentono forte lo spirito solidale"

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Lo scorso anno la Croce Rossa di Luino ha donato una propria ambulanza, che per la legge regionale non era più utilizzabile per il trasporto sanitario, al Comitato CRI di Maddaloni in Campania. In questa regione infatti le regole legate agli anni di immatricolazione e ai kilometraggi sono meno restrittive.

Il parco auto del Comitato di Luino ha visto, negli ultimi anni sotto l’attuale presidenza, grandi investimenti per dare un servizio alla popolazione sempre più di qualità con mezzi performanti: un’autovettura confortevole per il trasporto di malati in carrozzina, un’ambulanza più piccola per il soccorso nei paesini in valle, un’ambulanza dotata di tutti i confort e di altissime tecnologie per il soccorso in emergenza e urgenza, un pulmino 9 posti da utilizzare come taxi sanitario per gli anziani e con la possibilità di trasporto in carrozzina. Automezzi, strumentazioni e formazione continua del personale volontario sono state centrali dal punto di vista degli investimenti.

Recentemente, inoltre, la Croce Rossa di Luino ha aderito ad un progetto di cooperazione internazionale per sostenere le attività della Croce Rossa di Sarajevo. Il Comitato di Gallarate ha donato una sua ambulanza ed altre realtà di Croce Rossa l’hanno allestita o hanno fornito materiale per la formazione. È il caso infatti della Croce Rossa di Luino che ha donato un suo manichino (nuovo costerebbe oltre 1000 euro, ndr) per dare la possibilità ai colleghi di Sarajevo non solo di potenziare l’aspetto formativo interno, ma anche di promuovere le manovre salvavita tra la popolazione. Il Presidente della Croce Rossa di Sarajevo ha fatto pervenire al Presidente Buchi della CRI di Luino una lettera di ringraziamento e un piccolo segno di gratitudine ai volontari luinesi.

Ci sono realtà in Italia e all’estero che hanno bisogno di una mano a sviluppare la cultura del volontariato. Salute e sicurezza devono essere centrali per tutti coloro che rappresentano il nostro emblema – commenta Pierfrancesco Buchi Presidente della Croce Rossa di Luino. Ci è sembrata una buona azione, dopo aver ricevuto in dono un’ambulanza dalla compianta benefattrice Mirella Pion, donare a nostra volta una nostra ambulanza non più utilizzabile agli amici della CRI di Maddaloni che sicuramente la utilizzeranno e ne faranno buon uso per la propria Comunità. Stessa cosa vale per Sarajevo. Quando Ibrahim Malla, referente della cooperazione internazionale per la CRI della Lombardia, ed il Comitato di Gallarate, capofila della rete solidale che si è creata, ci hanno chiesto una mano per questo progetto a sostegno della Croce Rossa di Sarajevo, non ci siamo tirati indietro”.

“I nostri volontari – conclude Buchi – sentono forte lo spirito di solidarietà, soprattutto per coloro che hanno molte meno risorse di noi e vivono in contesti difficili come gli amici della Bosnia Erzegovina. Il manichino servirà per potenziare la loro formazione alla popolazione e a loro stessi. Non possiamo pensare di cambiare ciò che non va e che ci circonda, stando fermi e pensando al nostro orticello. E’ bene continuare sulla strada della condivisione e cercare di dare il buon esempio”.

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