Pittura e racconti sono gli elementi di una doppia proposta culturale in programma venerdì 16 marzo a Maccagno. Una serata all’insegna della bellezza, della creatività e della memoria legata al territorio, che avrà luogo alle ore 21 presso lo spazio Punto d’incontro in via Valsecchi.
Sul palco dell’auditorium Mariadele Patriarca intratterrà il pubblico con i suoi racconti in dialetto ticinese, uniti sotto al titolo “Ul zio Güstin“, tributo ad un anziano parente fonte di ispirazione, e sostenuti dall’accompagnamento musicale di Claudio Mella alla chitarra e di Angelo Miglio ai flauti dolci.
La donna, libraia di Torricella Taverne, piccolo centro nel distretto di Lugano, porta con sé memorie di famiglia, avvenimenti curiosi, fatti e personaggi di paese, tenuti in vita e tramandati attraverso una forma dialettale incalzante che rende onore al contesto originale in cui le vicende si sono svolte.
A fianco del suo spettacolo, il locale di via Valsecchi verrà contemporaneamente allestito per la mostra dell’artista Francesco Galmarini, un’esposizione di opere a grafite, carboncino, pastello, olio e acquerello, realizzate con tecniche che alternano tratti di realismo a cenni di espressionismo.
“Questa mostra è un’occasione per mostrare nuove opere che hanno per me un valore particolare – dice il pittore germignaghese, in riferimento all’evento di venerdì -. Sin da quando ho iniziato a disegnare e dipingere, ho sempre cercato di trasmettere qualcosa con ciò che creavo, ma solo ora credo di essere sulla strada giusta“.
Nell’introduzione ai suoi nuovi lavori, a disposizione del pubblico anche sabato 17 e domenica 18 marzo, e poi la settimana seguente, sabato 24/3 e domenica 25/3, dalle 17 alle 19, Francesco coglie inoltre l’occasione per sottolineare la sua idea di arte, e descrivere altre sfumature del suo contributo: “Ho evitato di dare un titolo alla mostra – sottolinea Galmarini – visto che i temi trattati sono vari. Sempre di proposito, eviterò lunghe spiegazioni sulle opere esposte: sono un convinto sostenitore della frase “un’immagine vale più di mille parole“, e spero veramente che ogni mio lavoro riesca a trasmettere la giusta emozione, senza bisogno di chiarimento. In caso contrario, non avrò raggiunto il mio scopo”.
Per entrambi gli appuntamenti l’ingresso è libero e gratuito.