Valganna | 10 Marzo 2018

Dalla Valganna al Pirellone, sarà Giacomo Cosentino a rappresentare l’Alto Varesotto

Cosentino: "Già al lavoro per il bene della comunità, con professionalità e competenza, partendo dall'insediamento al Pirellone che avverrà il prossimo mese"

Dalla Valganna al Pirellone, sarà Giacomo Cosentino a rappresentare l'Alto Varesotto
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Nato a Milano e residente in Valganna, Giacomo Cosentino, con 1378 preferenze personali, è uno degli eletti in Consiglio regionale per la lista Fontana. L’unico rappresentante dal nord della provincia di Varese.

Cosentino, che tra i 18 e i 13 anni è stato consigliere di zona a Varese, con il primo mandato di Attilio Fontana, e dai 23 ai 28 anni come consigliere comunale a Varese, nel secondo mandato del neo Governatore di Regione Lombardia, è il presidente di  “Orizzonte Ideale”, l’associazione politico-culturale che è impegnata sul territorio della provincia di Varese e del novarese, arrivando anche nella zona di Verbania. Numerosi gli amministratori, sindaci ed assessori che l’associazione rappresenta nei tanti comuni.

Così, all’indomani delle elezioni, siamo andati ad intervistare proprio Cosentino, che ci ha raccontato i retroscena della sua candidatura e le aspettative rispetto all’attività di consigliere regionale che lo attende dei prossimi mesi.

Da dove nasce l’idea di candidarti con la lista Fontana?

Non appena saputo che Attilio si sarebbe candidato come presidente della Regione Lombardia e mi è arrivata la proposta di candidatura, e non ho potuto dire di no. Del resto sono anni che mi occupo di politica in provincia e nell’Alto Varesotto attraverso la rete di “Orizzonte Ideale”.

Ti aspettavi questo bel risultato?

Ovviamente, come immagino sia stato per tutti i candidati, sono stato incerto fino all’ultimo, ma ci abbiamo creduto sin dall’inizio.

Vi hanno premiato i risultati della Lista Fontana rispetto alle altre provincie. A cosa pensi sia dovuto?

In Lombardia la Lega ha preso il 30%, mentre la lista legata al presidente non ha ottenuto tanti voti. Il lavoro che abbiamo fatto in provincia di Varese, però, è stato diverso dagli altri capoluoghi e questo ha dato i suoi frutti, visto che abbiamo ottenuto un bel risultato, che mi ha permesso di essere il primo candidato per numero di preferenze e ad essere eletto.

Quali sono le priorità del territorio?

Tra le priorità che ci sono, ad essere centrali sono l’incremento e la miglioria dei servizi offerti ai cittadini nei nostri comuni, come ad esempio il servizio postale e quello sanitario. Il fine è quello di ottimizzare fondi pubblici, offrendo dei servizi di qualità e gestendone al meglio i costi. Questo, per spendere al meglio i soldi della collettività. Senza dimenticare i frontalieri e il miglioramento delle vie di comunicazione e dei trasporti.

Durante la campagna elettorale avrai incontrato tantissimi cittadini e associazioni, che ti hanno raccontato la loro quotidianità sul territorio. Quali domande e critiche ti hanno rivolto?

Prima di iniziare la campagna elettorale, ho creato un programma appositamente per l’Alto Varesotto e nel farlo mi sono trovato in linea con quelli che sono i problemi da tempo evidenziati dai sindaci: poste, sanità e servizi. Inoltre, sia per il Piambello che per la Valceresio, ho avuto la conferma della necessità di una maggiore manutenzione dei sentieri di montagna e la salvaguardia di questi ambienti rispetto ai rischi dovuti al dissesto idrogeologico. La necessità di valorizzare lo sport con l’implementazione dei sentieri per mountain bike e anche le piste ciclabili. Tra le problematiche importanti emerse in questa campagna elettorale anche quelle relative alla sicurezza e alle tutela dei frontalieri.

Da un punto di vista privato, come stai vivendo questi giorni?

Un inizio decisamente positivo, ho apprezzato molto le chiamate ricevute dai sindaci delle Valli del Luinese, della Valganna e della Valceresio. Moltissimi sono stati, poi, i cittadini che hanno festeggiato e brindato insieme a noi per questo successo: una forte emozione che porterò con me per tutta la vita. Ora, dopo qualche momento di festa, come l’aperitivo di ringraziamento in Valganna e Valceresio che organizzeremo, mi sto mettendo all’opera per lavorare con competenza e preparazione.

Quale rapporto ti lega ad Attilio Fontana?

Quello con Attilio è un rapporto che ha radici profonde, in un certo senso mi ha ‘cresciuto politicamente’ negli anni in cui abbiamo lavorato a Varese. L’altra sera ci siamo abbracciati e questo gesto è valso più di mille parole: siamo amici da tanto e sono molto felice per la sua elezione a governatore della Regione Lombardia. Dopo dieci anni di lavoro su Varese sarà bello potersi ritrovarsi insieme a Milano.

Cosa ti aspetti dall’attività di consigliere regionale nei prossimi mesi?

Tanto lavoro per il bene della comunità, con professionalità e competenza, già a partire dall’insediamento al Pirellone, che avverrà il prossimo mese.

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